Se vuoi vedere il comune più importante della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

I suoi abitanti sono appena 1.389 e si estende su una superficie di 35,58 chilometri quadrati. Si trova nel nisseno e la sua festa patronale si tiene il primo martedì dopo Pasqua. All’interno di questo comune abitano 652 famiglie. Il reddito medi si aggira intorno ai diecimila euro e l’età media degli abitanti è di circa 50 anni.  Stiamo parlando di Sutera che fra i suoi luoghi di interesse ha la Montagna di san Paolino. Tra i suoi piatti caratteristici invece, è da gustare “Il maccu di fave” che è un piatto che si prepara con le buone fave.

Un po’ di storia

Il comune di Sutera è tra i meno popolati della Sicilia ma anche tra i meno estesi dell’intera Italia insulare. Si trova al terzo posto nella classifica dei comuni più piccoli della provincia di Caltanissetta. Secondo alcuni studiosi risalirebbe all’Epoca sicana. Tra il IV e il VI secolo potrebbe essere stato frequentato da monaci basiliani di rito bizantino. Nel 1905 una frana lo ha colpito staccandosi dal monte san Paolino. L’abitato è stato danneggiato gravemente. Nello stemma, un cartiglio sotto lo scudo reca il motto “Sutera città importante sebbene molto piccola”. Il gonfalone è un drappo bianco caricato dell’arma.

La Montagna di san Paolino

A dominare Sutera c’è la montagna di san Paolino. E’ alta 825 metri circa sul livello del mare. Ha una circonferenza di 1 chilometro e mezzo circa. La sua superficie supera gli 11 ettari. Per raggiungere la sua sommità c’è una scala di 183 gradini distribuiti in 4 rampe. Il dislivello tra la parte più elevata dell’abitato e la cima del monte è di 200 – 250 metri circa. Dalla cima di questa montagna si possono vedere 25 paesi, il mare di Agrigento, ma anche le Madonie e l’altopiano di Enna. Sullo sfondo si ammira anche l’Etna. Lungo il camminoci sono le stazioni della Via Crucis.

Si può anche visitare la prigione detta di Filippo D’Angiò. C’è ancora la campanella che suonavano nell’antichità i pellegrini. Ci si imbatte anche nel luogo dove nel 57 dopo Cristo è stata eretta per la prima volta una croce. Questo quando i suteresi aderirono alla fede cristiana. Sono stati evangelizzati infatti dai santi Onofrio ed Archileone. In cima alla montagna sullo spiazzale si trova il Santuario Diocesano. Accanto la Chiesa con l’urna di San Paolino ricoperta da lamina d’argento. Ci si affaccia su un grande spiazzale. A destra si va verso una pineta. Più in alto si trova la cella campanaria con una grande campana. I suoi rintocchi risuonano per tutto il Vallone.

Da non perdervi il maccu di fave

Il maccu di fave sono una ricetta di Sutera che non ci si può perdere. La ricetta tradizionale vuole un piatto povero con la consistenza di una crema. Si ottiene grazie alla cottura prolungata delle fave fino al loro completo disfacimento.

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