Seconda Guerra Mondiale: Il Treno armato (T.A IV 120/3/S)

Seconda Guerra Mondiale: Il Treno armato (T.A IV 120/3/S).
Il T.A IV 120/3/S fu mobilitato nel 1939 ed era classificato treno di “1° tipo”; ebbe come armamento 4 pezzi da 120/45 antinave e due mitragliatrici antiaeree da 13,2 mm. Il 10 giugno 1940 il convoglio fu inserito nel “I Gruppo T.A.” operando nella tratta ferroviaria Savona-Albissola, e in quest’ultima località tenne la sua sede di ricovero. Nel maggio del 1941 al fine di rafforzare le difese costiere siciliane, il treno fu trasferito a Porto Empedocle, Settore marittimo, cosicché, passò alle dipendenze del “II Gruppo T.A.”, e continuò così a svolgere la funzione di difesa mobile antinave per brevi tratti. In conseguenza dello sbarco anglo-americano (“Operazione Husky” – 10 luglio – 17 agosto 1943), il sopraindicato T.A. fu reso inutilizzabile per ordine del relativo Comando Marina (T.V. Pietro Biaggini). Il suddetto T.A. fu comandato negli anni 1940 e 1941, rispettivamente dal T.V. Giorgio Cabrini e C.C. Giuseppe Chiale. Abbiamo chiesto a Virginio Trucco di confermarci, mediante l’analisi visiva dell’immagine (foto gentilmente concessa da Laurent Icardo), la tipologia descrittiva del treno militare.
«La foto del treno è quasi sicuramente del TA120/3/S. Il treno all’inizio delle ostilità era dislocato nella stazione di Albissola, la mattina del 14 giugno 1940 aprì il fuoco contro una formazione navale francese formata da due incrociatori e sei cacciatorpediniere che bombardava le zone industriali di Savona e Vado Ligure, il treno esplose 95 colpi e insieme all’intervento di una squadriglia di Mas, costrinsero i francesi a ritirarsi, per l’azione il comandante del treno, tenente di vascello Giorgio Cabrini fu decorato con la medaglia di bronzo al valor militare. Nel 1941 il treno in oggetto fu destinato a Porto Empedocle, dove sostituì il treno 152/4/T destinato ad altra località, a settembre del 1941 il comandante Cabrini cedette il comando del treno al neo promosso capitano di corvetta Giuseppe Chiale, già comandante del treno armato 76/1/T sempre dislocato nella stessa località.
Il TA 120/3/S era armato con quattro pezzi da 150/45 tipo Armstrong mod.1918 e da mitragliatrici Breda da 13.2, poi sostituite con mitragliatrici da 20/70».

Bibliografia e sitografia:
Franco Rebagliati, I treni armati della Regia Marina in Liguria (1940-1945), Alzani, 2004.
Virginio Trucco, “I treni armati”, Tecnica Professionale N° 7 Luglio/Agosto 2013.
Simone Rosa, I treni armati italiani – Sviluppo ed impiego delle corazzate ferroviarie dalle origini al 1945, Milano, 2016.
Giuseppe Longo 2018, Il ruolo storico ed “eroico” del Treno Armato di Termini Imerese durante la Seconda Guerra Mondiale (Luglio 1943), Cefalùnews, 27 dicembre.
Giuseppe Longo, 2020, “La storia dei treni armati della Regia Marina”, Cefalunews, 28 luglio.
Giuseppe Longo, “Il treno armato tra i due conflitti mondiali”, in “Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel distretto di Termini Imerese”, Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici (I.S.P.E.), Palermo, 2021.
Lorenzo Bovi, Calogero Conigliaro, Giuseppe Todaro, “Treni armati in Sicilia”. Ediz. Illustrata, Edizioni Ardite 2022.
Michele Antonilli, Mario Pietrangeli, “Il ruolo delle ferrovie nella seconda guerra mondiale”, Amarganta, 2022.
Giuseppe Longo 2023, Il Treno armato antinave di Termini Imerese (T.A. IV 152/1/T). Analisi di un convoglio, Cefalunews, 6 aprile.
www.marina.difesa.it
Foto a corredo dell’immagine: Treno armato (T.A IV 120/3/S)

Giuseppe Longo

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