Perché la cannabis è ancora un tabù? Quali sono i benefici dei cannabinoidi estratti dalla pianta di canapa

La questione della legalizzazione della cannabis è un argomento di estremo buon senso. La parola “legalizzazione” in relazione alla cannabis non suscita più timori nei governi e nelle istituzioni, che iniziano ad affrontare apertamente questo argomento, a proporre leggi e, in molti casi, a renderla legale. Che sia per scopi medici, industriali o ricreativi, poco importa: l’ondata verde sta crescendo in tutto il mondo, dando il via a una rivoluzione impetuosa che si fonde con il connubio tra cannabis e sostenibilità.

Cos’è la Cannabis

La Cannabis, o canapa, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Cannabacee. Si tratta di una pianta affascinante e complessa, con una varietà di caratteristiche che la rendono unica nel suo genere.

Esistono diverse teorie riguardo ai molteplici tipi di marijuana presenti, suddivisa principalmente in tre specie: la Cannabis sativa, la Cannabis indica e la Cannabis ruderalis. Ognuna di queste specie ha le proprie caratteristiche e peculiarità, contribuendo alla diversità e alla complessità della pianta nel suo complesso.

Sorprendentemente, queste specie possono raggiungere altezze impressionanti, che vanno da un modesto metro e mezzo a un maestoso sei metri. La Cannabis sativa, in particolare, può crescere fino a cinque metri di altezza, lasciando senza fiato gli osservatori.

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Cannabis terapeutica e trattamento del dolore cronico

Non soltanto un analgesico impiegato per contrastare il dolore cronico derivante da lesioni al midollo spinale o da alcune patologie neurodegenerative come la sclerosi multipla, ma la cannabis a scopo terapeutico può anche essere prescritta per alleviare alcuni effetti collaterali causati dalla chemioterapia o dalla radioterapia, come la nausea e il vomito. Si tratta di un approccio benefico per molti pazienti oncologici, tuttavia ancora poco conosciuto e accettato pienamente nel nostro Paese. Questo emerge da uno studio italiano recentemente pubblicato sul Journal of Oncology Pharmacy Practice.

La cannabis terapeutica si rivela dunque utile nel trattamento del dolore, della spasticità e di vari sintomi che non trovano soluzione con i farmaci tradizionali. In Italia, dal 2006 è possibile ricorrere a preparazioni magistrali a base di cannabis per scopi medici, mentre dal 2013 è consentita la prescrizione di un farmaco utilizzato per ridurre la spasticità associata alla sclerosi multipla.

Legalizzazione a livello internazionale

La legalizzazione della marijuana non avverrà immediatamente, ciò è certo, ma si infrange l’ultimo tabù riguardante la sostanza più dibattuta di tutti i tempi. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha ufficialmente riconosciuto le proprietà medicinali della cannabis (e quindi della marijuana), rimuovendola dalla lista delle sostanze considerate pericolose, come la cocaina o l’eroina. Questa decisione è stata deliberata dalla Commissione delle Nazioni Unite sugli Stupefacenti, che ha votato una serie di misure proposte proprio dall’OMS.

L’uso della cannabis terapeutica

Al momento, la ricerca sull’uso della cannabis terapeutica è ancora nelle fasi iniziali. Ogni farmaco contiene diverse percentuali delle varie molecole attive e viene principalmente utilizzato per il controllo di nausea, vomito e appetito nei pazienti sottoposti a chemioterapia. Oltre a queste indicazioni, ampiamente documentate dalla letteratura scientifica, ci sono anche alcuni studi sui benefici dell’uso della cannabis nel controllo del dolore cronico.

Ad ogni modo, sono ancora necessari ulteriori studi che dimostrino l’efficacia della cannabis nel trattamento della sclerosi multipla e della sindrome di Tourette. È importante sottolineare che esiste un farmaco chiamato Sativex, disponibile da alcuni anni, che contiene solo THC e CBD ed è utile nel controllo degli spasmi muscolari causati dalla sclerosi multipla.

Benefici terapeutici e controversie

Dal punto di vista terapeutico, le ricerche condotte a lungo hanno identificato diversi benefici derivanti dall’uso curativo e controllato della cannabis.

Il CBD rivendica una serie di proprietà benefiche nel contesto di determinate forme tumorali: sembra che sia in grado di ridurre le masse cancerose, bloccare la proliferazione tumorale e prevenire le metastasi. Inoltre, si dimostra un ottimo integratore per alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia, come nausea e vomito. L’olio di CBD di JUSTBOB rappresenta anche un valido rimedio per il trattamento dell’acne. Il cannabidiolo agisce sul sebo, toglie il grasso dall’epidermide e svolge un’azione antibatterica, impedendo la proliferazione delle cellule adipose.

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