Il poker alla conquista del mondo tra storia, arte e intrattenimento

Secondo le statistiche, sarebbero oltre cento i milioni di persone che ogni anno si dedicano al poker con una certa frequenza. Già di per sé impressionante, questa cifra è destinata ad aumentare ulteriormente nel prossimo futuro non solo grazie alle caratteristiche intrinseche del gioco, ma anche per merito dei recenti passi in avanti in ambito tecnologico.

Più che concentrarsi su aspetti puramente tecnici, questo articolo si propone di presentare alcune delle preziose opere artistiche e legate all’industria dell’intrattenimento che il poker ha lasciato in eredità. In questo modo, si cercherà di evidenziare il fatto che la sua fama non si è limitata solo a conquistare chi lo pratica attivamente, ma è stata anche in grado di espandersi tanto da convertirlo in un vero e proprio fenomeno culturale.

Prima di entrare nel vivo della spiegazione, però, non si può fare a meno di ripercorrere seppur brevemente gli eventi più memorabili dell’appassionante storia del poker a mo’ di contestualizzazione.

La storia del poker

Sebbene non esista una data di nascita ufficiale del poker come oggi lo si conosce, si può affermare con certezza che la sua versione moderna abbia avuto origine nel 1858, anno in cui venne pubblicato il suo regolamento. Prima di allora, comunque, giochi con caratteristiche simili erano già ampiamente diffusi in varie parti del mondo.

Secondo gli studiosi, le origini del poker rimonterebbero addirittura alla Cina del secolo X d.C. o alla Persia del secolo XVII d.C. A questi periodi risalirebbero infatti una specie di domino diffuso presso la corte dell’imperatore Mu-Tsung e l’As-nas, ritenuti i suoi primi antenati.

Da questi luoghi, si sarebbe poi espanso rapidamente in Europa prima di raggiungere le sponde statunitensi grazie all’opera di militari francesi o marinai persiani. In un documento del 1829, l’attore ed avventuriero di origini britanniche Joseph Crowell riporta che in quel periodo, a New Orleans, era frequente vedere gruppi di quattro persone che, sedute allo stesso tavolo, si sfidavano servendosi di un mazzo da venti carte.

Se il primo boom del poker risale al periodo della Guerra di Secessione (1861-65), il suo secondo periodo di straordinario successo giunse nel 1971. Quell’anno, l’impresario di casinò Benny Binion decise di rendere il Texas Hold’em la variante prescelta per protagonizzare il Main Event delle neonate World Series of Poker.

La vittoria della sua edizione 2003 da parte del contabile principiante Chris Moneymaker, poi, contribuì a far avvicinare immediatamente migliaia di persone alle prime armi al gioco. Questo è stato anche facilitato dalla contemporanea diffusione di internet e dall’apertura di numerosi casinò digitali capaci di offrire ai loro clienti straordinari vantaggi.

Tra questi, si annoverano la possibilità di godere di benefici economici, concedersi una partita dal luogo e nel momento che più si preferisce e mettersi alla prova in una gran quantità di varianti. Per farlo in totale sicurezza, si consiglia di affidarsi solo agli operatori che sono in possesso di certificazione AAMS e che possono quindi operare legallmente in Italia. Tra questi si distingue, un sito di gioco che spicca per il numero di opzioni di gioco offerte e la sicurezza data ai suoi utenti. La presenza di tornei internazionali, che richiamano anche campioni del gioco sia online che fisico, fanno capire che questo provider riesce a mettere a disposizione solo le migliori partite per tutti coloro che voglio avvicinarsi al gioco e già conoscono abbastanza regole per muoversi in autonomia. I tornei popolari rimangono quelli che permettono di mettere in pratica ogni strategia imparata, sapendo bene che le taglie più grandi sono sempre disponibili in ogni partita del loro Texas Hold’em.

Il poker nell’arte

I Bari

Dipinta tra il 1594 e il 1595 quando Caravaggio aveva solo 23 anni, quest’opera è la massima rappresentazione dell’amore del pittore per le carte. Oggi esposto al Kimbell Art Museum di Forth Worth (Texas), questo quadro commissionato dal cardinale Francesco Maria del Monte rappresenta una scena di vita popolare in cui due giovani si sfidano a zarro con l’intromissione di un baro.

Un antenato del poker, questo gioco condivide con il suo erede alcune regole, tra le quali l’uguaglianza del punteggio che viene attribuito alla coppia, al tris e al colore. Il fatto che all’inizio del secolo XVI sia stato proibito per la sua presunta pericolosità aiuta a capire meglio come il poker, in tempi remoti, sia stato molto spesso associato all’illegalità e ad ambienti malavitosi.

Dogs Playing Poker

Questo non è il titolo di un’opera singola, quanto piuttosto di una serie di diciotto tele dipinte dallo statunitense Cassius Marcellus Coolidge tra il 1894 e il 1910. Commissionata dall’agenzia pubblicitaria Brown & Bigelow per promuovere una marca di sigari, è diventata famosa grazie al soggetto rappresentato, non uomini che giocano a poker, ma cani.

Tra tutti, il dipinto più celebre in assoluto è forse A Friend in Need del 1903, nel quale l’attenzione dello spettatore si concentra sul bulldog in primo piano, immortalato mentre passa di nascosto un asso di fiori a un complice. Oggi, la loro influenza a livello culturale è così diffusa che sia i Simpson che altre serie e show televisivi li hanno citati.

Il poker nell’intrattenimento

Rounders (film)

Tra tutti i film sul poker, questo è probabilmente quello più rappresentativo. Infatti, Il giocatore – che quest’anno spegne le sue prime venticinque candeline – non si distingue solo per il cast fenomenale di attori che l’ha portato sul grande schermo, ma anche per essere stato uno dei primi ad essere dedicati al Texas Hold’em.

Girato nei migliori casinò di New York e Atlantic City, questo dramma vede la partecipazione di Edward Norton (Lester Murphy), John Malkovich (lo strozzino russo Teddy KGB) e Matt Damon (lo studente di giurisprudenza Mike McDermott), oltre che il cameo del campione di poker Johnny Chan. Il film è davvero avvincente e vale davvero la pena di guardarlo per scoprire se Mike riuscirà a aiutare l’amico Lester a pagare i debiti contratti con la mafia russa e a vincere il Main Event delle WSOP di Las Vegas.

Poker Face (canzone)

Da quando il secondo singolo di The Fame – l’album d’esordio di Lady Gaga – è stato pubblicato il 26 settembre del 2008 ha venduto oltre venti milioni di copie. Il successo planetario di questo inno caratterizzato da sonorità elettro pop dance ha contribuito a far avvicinare al mondo del poker ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo.

Già dal suo titolo, infatti, si capisce con chiarezza che si tratta di una canzone che fa esplicito riferimento al gioco di carte più celebre della storia. Come i più esperti sanno, uno dei trucchi essenziali per cercare di avere successo al tavolo verde consiste nel saper fare una faccia da poker, ossia riuscire a mantenere un’espressione del viso sempre neutra indipendentemente dal valore delle carte che si hanno a disposizione.

Red Dead Redemption (videogame)

Non si può non chiudere questa rassegna che con questo titolo, che si distingue non solo per la qualità del gameplay, ma anche per una grafica ed un’attenzione ai dettagli storici fuori dal comune. Inizialmente lanciato da Rockstar Games su piattaforme PS3 e Xbox 360 nel 2010, ha avuto un successo tale che milioni di giocatori hanno richiesto a gran voce l’uscita di un secondo capitolo nel 2018.

Ambientato sulla frontiera tra Messico e Stati Uniti nel Far West del 1911, il gioco vede l’ex-bandito John Marston lottare per tentare di riportare in libertà la moglie e il figlio. Sebbene si tratti di un videogame non dedicato esclusivamente al poker, in esso il Texas Hold’em occupa comunque un ruolo importante; il fatto che vi si possa dedicare quando più si preferisce nel corso della partita, infatti, non serve solo a far immedesimare il giocatore nel personaggio, ma gli permette anche di guadagnare denaro utilizzabile per raggiungere il suo scopo nel minor tempo possibile.

Il poker nella storia, nell’arte e nell’intrattenimento

Come si è cercato di illustrare in questo articolo, il poker ha conquistato i cuori di milioni di persone provenienti da ogni parte del mondo. Al di là di quello che si potrebbe pensare, però, la sua influenza non si è limitata solo ai giocatori in senso stretto, ma ha anche interessato ambiti svariati come quello artistico, cinematografico, musicale e dei videogiochi e questo ha contribuito ad attrarre un numero ulteriore di individui.

Anche se le opere esposte sono uno straordinario esempio del successo del poker in vari settori, si potrebbero citare anche altri titoli. Tra questi, per esempio, ci sono i film The Cincinnati Kid, Casino Royale e Molly’s Game, le canzoni Shape of my Heart di Sting, Ace of Spades dei Motörhead e The Gambler di Kenny Rogers e i videogames Governor of Poker, Stacked with Daniel Negreanu e Poker Champion: Texas Hold’em.

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