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Orrore a Altavilla: mattanza familiare svelata nelle autopsie

Nel cuore della tragica vicenda di Altavilla, gli esami autoptici condotti sull’orribile mattanza della famiglia Salamone hanno rivelato dettagli scioccanti. I corpi martoriati dei fratelli Emanuel, di 5 anni, e Kevin, di 16, presentano segni di sevizie e bruciature, confermando le atrocità già sospettate. La madre, Antonella Salamone, ha subito un destino simile, ma le indagini sul suo caso richiederanno ulteriori esami del DNA e approfondite ricerche sulle ossa ritrovate.

Il padre Giovanni Barreca, coadiuvato dalla figlia di 17 anni e da due complici auto-proclamatisi predicatori ha confessato il massacro, attribuendolo a una sorta di esorcismo per liberare la famiglia dal presunto influsso demoniaco.

Le autopsie hanno rivelato segni evidenti di bruciature e maltrattamenti sui corpi dei ragazzi, che sono stati trovati legati ai loro letti con strofinacci in bocca. Strumenti come un attizzatoio e altri ferri da camino sono stati sequestrati, indicando il crudele strumento utilizzato per perpetrare le torture.

Per quanto riguarda Antonella Salamone, i dettagli sulle circostanze della sua morte richiederanno esami più approfonditi, compresi quelli del DNA. Si è sempre parlato di strangolamento o soffocamento come possibili cause, ma sarà necessario attendere la relazione definitiva, con scadenza entro 90 giorni.

Il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha descritto la scena come “orrore puro”, sottolineando la gravità della situazione. L’indagine continua a gettare luce su una tragedia che ha scosso la comunità e che rimarrà impressa nella memoria come uno degli atti più orribili nella carriera degli investigatori.

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