Una nuova alba per la Chiesa: il Sinodo di Cefalù apre le porte al rinnovamento

Nella solenne cornice della Cattedrale di Cefalù, sotto lo sguardo maestoso del Pantocratore, si è svolto stamattina un evento storico di straordinaria importanza per la Chiesa locale e per l’intera comunità diocesana. Il Sinodo, momento di riflessione e discernimento, ha visto riuniti i suoi membri sinodali attorno a dieci grandi tavoli circolari, collocati nella navata centrale della Basilica, dove quanti sono arrivati dalle diverse realtà ecclesiali hanno trovato posto e lavorato instancabilmente per dare forma e sostanza alla sintesi dei lavori ad oggi effettuati. E’ stato un momento storico senza precedenti.
Ad aprire i lavori è stato il vescovo Giuseppe Marciante che ha invitato i partecipanti a farsi guidare dal soffio dello Spirito Santo. L’atmosfera che ha pervaso la Basilica era carica di fervore e di speranza, poiché il Sinodo si proponeva di riscoprire insieme la ricchezza profetica della Chiesa, individuando uno stile ecclesiale nuovo nel vivere e comunicare la fede, alla luce del Vangelo e con Cristo come centro. Nella premessa ai lavori, si sottolineava l’importanza di ripartire da Gesù Cristo per conoscere, amare e servire, invocando una conversione teologica, spirituale e culturale. Il momento presente richiede, infatti, audacia ed entusiasmo per indicare e percorrere nuove strade, aprendo la volontà e il cuore al fascino del nuovo.
Il Sinodo, definito come un evento di salvezza, invita a camminare verso l’unità e a trasformare attese, difficoltà e necessità in progetti concreti. Le proposte presentate riguardavano temi fondamentali quali l’Unità Pastorale Sinodale, l’Iniziazione Cristiana e la Fede Popolare, che, dopo essere state discusse e arricchite nei tavoli sinodali, diventeranno la base per il documento finale del Sinodo.
Durante i lavori, è emersa chiaramente la volontà di progettare itinerari e percorsi ecclesiali che tengano conto dell’identità e della missione della Comunità diocesana, con particolare attenzione alle situazioni concrete del territorio. Il discernimento sinodale, considerato criterio fondamentale per la pastorale, si propone di illuminare l’orizzonte della Comunità credente e di assumere metodi e strumenti per l’edificazione comunitaria del Regno di Dio. In questo processo, è essenziale il dialogo con la società e la cultura contemporanee, così da far emergere la Chiesa come segno e strumento della rivelazione di Dio nel mondo.
Le proposte avanzate durante i lavori di stamattina mirano a promuovere un nuovo metodo di essere e fare Chiesa, superando le polarità tradizionali e investendo sempre di più su uno stile sinodale. Ogni proposta ha definito principi teologici e pastorali fondamentali, invitando alla partecipazione attiva di tutti i membri della comunità.
Il Sinodo della diocesi di Cefalù rappresenta un importante passo verso il rinnovamento e il rafforzamento della Chiesa locale, confermando la sua vocazione e missione nel mondo contemporaneo. Con il nuovo vento dello Spirito Santo che soffia su tutti, la comunità ecclesiale si appresta a vivere con urgenza missionaria, camminando insieme verso un futuro di speranza e di testimonianza evangelica.

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto