A Cefalù la Personale pittorica “L’isola fluida” – di Carmelo Zaffora e Giovanni Ballistreri

E’ stata inaugurata ieri, nei locali del Bastione la Personale pittorica “L’isola fluida” – di Carmelo Zaffora e Giovanni Ballistreri.  Resterà aperta fino al 18 maggio 2024. Curatrice della mostra è Antonietta Filangieri. Ha introdotto la relazione la professoressa Rosalba Gallà.  Due storie parallele, due vite differenti, percorsi biografici separati da destini segreti e, a volte, bizzarri, tuttavia legati da una comune origine, un luogo, uno spazio condiviso, antenati simili e desideri tante volte raccontati.
I due pittori che qui espongono posseggono un centro di gravità che batte il proprio tamburo sulle Alte Madonie: Gangi.
Attraverso ricerche personali e modi di sentire simili, entrambi narrano lo stupore di quest’isola, la sua magia, le sue atmosfere, le sue tragicità e il suo immortale linguaggio di colori, silenzi, suoni e perennità.
L’Isola Fluida appunto.
Quella che corre dentro le vene di tutti gli isolani. Auella che strania e rapisce, quella che è maestra di silenzio e di clamore, quella che stordisce dentro labirinti paradisiaci e sublimi.
Quella dei tramonti impossibili, quella degli altipiani ventosi, quella che prega e rinnega, quella che non trova pace, quella che s’inerpica su tutte le cifre dei sogni, quella che parte e quella che arriva, proprio come risacca di mare, instancabile e mai ferma.
La tecnica dell’acquerello è una mistica. Se si sbaglia bisogna ricominciare daccapo, come un pentimento o un errore insanabile. Richiede precisione, calma e un lunghissimo viatico, con la finalità di restituire, alla fine, emozioni, meraviglia, e bellezza. Ballistreri e Zaffora, in questa mostra a due, mirano a questo, con la generosità che la loro vita ha contraddistinto, seppure nelle separate biografie.

 

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