Come si chiama il piccolo comune di Sicilia dove si mangiano i “funciddhi” e gli abitanti si chiamano buccheresi.

Nel cuore della Sicilia, nella provincia di Siracusa, si trova il piccolo comune di Buccheri, noto per la sua ricca tradizione culinaria e culturale. Gli abitanti di Buccheri, chiamati “buccheresi”, sono famosi per la preparazione dei “funciddhi”, una deliziosa torta fatta con noci, nocciole e mandorle. Questo dolce rappresenta uno degli emblemi gastronomici del paese, celebrato con entusiasmo dagli abitanti e apprezzato dai visitatori.

I “funciddhi” di Buccheri sono una prelibatezza che rispecchia la ricchezza delle risorse naturali della zona. Preparati con ingredienti locali, questi dolci combinano il gusto delle noci, delle nocciole e delle mandorle per creare un’esperienza culinaria unica. Ogni famiglia custodisce gelosamente la propria ricetta, tramandata di generazione in generazione, contribuendo a mantenere viva questa antica tradizione.

Come si chiama il piccolo comune di Sicilia dove si mangiano i “funciddhi” e gli abitanti si chiamano buccheresi.

Buccheri non è solo noto per i suoi “funciddhi”, ma anche per una serie di eventi culturali che animano il comune durante tutto l’anno. Tra gli eventi più significativi troviamo U Passiu Santu: Durante la Settimana Santa, Buccheri ospita una rappresentazione dal vivo della Via Crucis, recitata in dialetto siciliano. Questo evento coinvolge spettacolari scenografie e musica, trasformando i vicoli e le piazze del centro storico in un teatro a cielo aperto.

Alla fine di agosto, Buccheri celebra una rassegna di tamburi medievali che attira gruppi di percussionisti da tutta Italia. L’evento si apre con l’inconfondibile suono delle percussioni, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente.Durante il periodo natalizio, Buccheri si trasforma in un presepe a grandezza naturale, artisticamente illuminato. Questo evento attira numerosi visitatori che vengono a godere della magica atmosfera natalizia del borgo.

Buccheri vanta un ricco patrimonio storico e architettonico, testimone delle varie civiltà che hanno attraversato il suo territorio. Il borgo si trova sulle pendici del Monte Lauro, una conca naturale con valli e sorgenti che in passato venivano immaginate popolate da ninfe e satiri dai pagani, e da diavoli e streghe dai cristiani. Questo territorio, abitato fin da tempi remoti, ospita preziose testimonianze archeologiche, come le capanne pastorali costruite con tecnica megalitica.

Nel corso dei secoli, Buccheri è stata attraversata da Siculi, Romani, Bizantini e Arabi, ma furono i Normanni a costruire il castello attorno al quale si sviluppò il borgo. Oggi, i ruderi del castello sono ancora visibili sulla cima del Colle Terreo.

Tra le architetture religiose più importanti c’è la Chiesa di Sant’Antonio Abate. Costruita nel 1212, questa chiesa domina il borgo da una spettacolare scalinata realizzata nel 1911. La Chiesa Madre è stata ricostruita dopo il terremoto, questa chiesa custodisce un crocifisso ligneo del XVI secolo, una tela di San Michele del XVII secolo e un dipinto raffigurante Sant’Ambrogio, il santo patrono del borgo. 

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