Distretto turistico: una lettera aperta che fa tremare molti soci

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una lettera aperta a firma di Mario Cicero, presidente del distretto turistico «Cefalù Madonie Himera»

Con questa lettera intendo avviare una riflessione sulla situazione in cui si trova il nostro Distretto Turistico, per permettere a tutti di valutarne lo stato dell’arte e trarne le dovute considerazioni. Il distretto nasce dalla volontà di mettere insieme gli attori pubblici e privati del nostro comprensorio, per riuscire ad avere una politica condivisa in un settore che sempre più ci accorgiamo essere fondamentale per lo sviluppo economico e sociale de paese. Non starò qui ad elencare o fare la storia dalla sua nascita, sicuramente bisogna ricordare che, nella prima fase, la politica ha avuto la maturità di fare scelte condivise dando grande spazio all’iniziativa dei privati.

Dopo questa fase iniziale si sono innescate polemiche che sono sfociate anche in indagini di Polizia giudiziaria che, a mio parere, hanno condizionato l’attività del Distretto. Inoltre si è creato un clima politico di scontro fra “fazioni”, (ad oggi bisogna eleggere un componente del Cda in quota pubblica) che attraversa tutte le strutture sovra comunali e che sta portando alla paralisi programmatoria con il sorgere di inconcepibili campanilismi. Ma andiamo al Consorzio Turistico: l’attuale consiglio di amministrazione si insedia a Ottobre 2015; il compimento dei primi adempimenti riguarda il disbrigo delle gare per realizzare i progetti finanziati e che vengono affidati agli uffici dei seguenti soci pubblici:

Comune di Castelbuono: Recuperare il deficit di comunicazione integrata pianificando la realizzazione del servizio di ideazione creativa e sviluppo dei progetti di comunicazione della destinazione turistica distrettuale; Valorizzare il brand Madonie e delle esperienze possibili sul territorio, in un’ottica fresca e innovativa; Realizzare il catalogo on-line degli operatori aderenti al Distretto Turistico. Importo del finanziamento € 297.461,81.

Comune di Gangi: Obiettivo del progetto è migliorare l’attrattività del comprensorio valorizzando l’autenticità e l’unicità delle risorse culturali ecclesiali e sviluppando un sistema integrato dell’accoglienza. Il tutto è finalizzato all’incremento dei consumi legati alla fruizione turistica attraverso l’aumento della gamma di offerta e quindi la creazione di nuovi prodotti e in tal senso si punterà: al miglioramento dell’ accessibilità e della fruibilità del patrimonio culturale ecclesiale e dei suoi attrattori principali; alla caratterizzazione e potenziamento dei servizi turistici locali. Importo del finanziamento € 145.750,65

Ente Parco Madonie: Realizzazione Portale web; Sviluppo di una application software (APP) per dispositivi mobile; Produzione ed integrazione immagini fotografiche digitali; Sistema di cartografia web del Distretto turistico; Produzione dei Punti di interesse turistico (gazetteer del Distretto turistico); Cartografia digitale della sentieristica del Distretto turistico; Realizzazione dei virtual tour con immagini immersive a 360° ; Realizzazione di cartine, pannelli informativi e materiale di supporto alla fruizione dell’utente sul territorio; Traduzione dei testi e integrazione nel sito dei testi tradotti; Importo del finanziamento € 221.434,81.

Comune di Termini Imerese: Azione di comarketing con operatori di booking online; sfruttare le opportunità messe a disposizione dalle società di booking on-line, orientando ed agevolando sempre di più – attraverso un mix di azioni pianificate- gli spostamenti da parte dei turisti nel periodo ottobre –maggio; attuare azioni congiunte di comarketing; Importo del finanziamento € 315.359,91.

Comune di Cefalù: Realizzazione del Centro Servizi; mettere a valore l’offerta turistica del territorio attraverso l’implementazione ed il coordinamento di azioni/processi finalizzati a valorizzare l’offerta turistica nelle diverse componenti della filiera, ricorrendo alla professionalità di alcuni esperti operanti nei seguenti campi: organizzazione e messa in rete dell’offerta; story manager per recuperare e ridisegnare l’offerta relazionale; nella gestione di processi di fidelizzazione del cliente e dell’operatore; nella gestione di utilities; pianificare il servizio di accessibilità e di fruizione degli attrattori monumentali culturali, religiosi, archeologici ed etnoantropologici presenti sul territorio, attraverso l’utilizzo di voucher lavoro; gestire il Numero Verde del Distretto nonché la contestuale attività di training on the job di n° 2 operatori selezionati funzionari degli enti pubblici aderenti al Distretto che si specializzeranno con il supporto del gestore del numero verde. Importo del finanziamento € 280.409,02.

La realizzazione di questi progetti coordinati, avrebbe messo le basi per un avvio serio dell’attività del distretto; purtroppo tutto ciò non è avvenuto. Questo coordinamento è stato richiesto da alcuni enti soci, detentori dei progetti. Comune di Castelbuono, Gangi, Ente Parco. Purtroppo il finanziamento affidato al comune di Termini Imerese è andato perso per una serie di ritardi accumulati dal Rup del progetto nella gestione delle attività propedeutiche all’indizione della gara di appalto.

L’Amministrazione di Cefalù ha ritenuto di esautorare il Distretto utilizzandolo solo per avere assegnati i soldi del cofinanziamento, non coinvolgendolo per la realizzazione del progetto, anzi, osteggiando qualsiasi dialogo sollecitato con diverse note, impedendo il confronto con la società che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione e messa in attività del centro servizi. Bisogna ricordare che abbiamo chiesto un incontro direttamente alla società che si è svolto nella stanza del sindaco di Cefalù. In quella occasione il Presidente Ficile ha messo in evidenza che dell’appalto non si erano realizzati molti punti, inoltre abbiamo evidenziato che diverse attività erano state realizzate senza aver coinvolto gli operatori e gli enti pubblici soci del consorzio. Da parte della società vi è stato un irrigidimento polemico, ma cosa più grave che abbiamo notato, è stata la condivisione di questo atteggiamento da parte del supporto al Rup, (nominato dal Comune di Cefalù) che ha preso inspiegabilmente le difese delle posizioni della ditta aggiudicatrice. Sempre in quella occasione siamo venuti a conoscenza che erano stati forniti gli arredi e le attrezzature e che gli stessi sono stati allocati presso i locali di proprietà del comune di Cefalù.

Alla nostra richiesta di consegnare i locali con relative attrezzature, abbiamo ricevuto un assordante silenzio da parte del Sindaco La Punzina. Tutti comprendiamo che il finanziamento affidato al comune di Cefalù è strategico, infatti, se non si attiva il centro servizi, se non si forma il personale, tutto il programma messo a punto dal Distretto Turistico rimane sospeso. Allora mi chiedo se è lecito assistere alla gestione di risorse pubbliche in questo modo? È lecito sperperare risorse per l’arroganza di chi ritiene di dover scaricare sul territorio i suoi limiti politici?

La mia valutazione è che, fin quando non si riesce a trovare una condivisione territoriale, dove tutti gli attori che compongono il distretto si confrontano in modo costruttivo, continueremo a vanificare gli sforzi, i finanziamenti, le prospettive. Oggi, tutto ancora si può recuperare solo se si è disponibili alla collaborazione, in alternativa tutto verrà vanificato, si sperpereranno risorse, si continuerà a tenere bloccata l’attività del consorzio, perderemo tante occasioni.

Il CDA, nei limiti delle proprie possibilità, aveva avviato una serie di attività:
segreteria organizzativa con la collaborazione di una dipendente del Parco delle Madonie; redazione di un calendario unico delle attività culturali; coordinamento con altri Distretti per iniziative sovra regionali; creare un portale per le prenotazioni nelle nostre strutture ricettive e della ristorazione. Avevamo creato un percorso di coinvolgimento con giovani laureati che potessero collaborare con il Distretto per studiare, monitorare il nostro territorio e per proporre soluzioni condivise da offrire ai nostri operatori e amministratori, tutto vanificato per mancanza di una sede operativa, di personale di supporto, di risorse economiche.
Questo mia riflessione scaturisce dal fatto che non condivido questo stato di cose, non condivido la polemica sterile, non accetto passivamente di non potere operare per dare risposte ai nostri operatori e alle nostre comunità per ripicche o peggio ancora, per la volontà di mortificare un territorio con il preciso scopo di ricattare e per poter acquisire potere.
Ritengo che sia opportuno convocare un’assemblea per fare il punto della situazione e determinarci di conseguenza. (Il Presidente, Mario Cicero)

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