Pasquetta nelle Madonie: il Santuario Maria SS. di Gibilmanna tra le mete più ricercate

Pasquetta nelle Madonie: il Santuario Maria SS. di Gibilmanna tra le mete più ricercate da chi vuol trascorrere in serenità la Pasquetta. La storia ricorda i tanti madoniti e non che si recavano per il tradizionale  pranzo di Pasquetta sul rato a Gibilmanna. Sotto i secolari alberi   nei prati nei pressi del Santuario. Una meta tradizionale. Tant che era stato allestito anche uno spazio attrezzato.
Meteo permettendo, tanti madoniti si recavano a Gibilmanaa per la Pasquetta. Immancabili nel cestino i dolci pasquali tipici. Poi tutto a base di arrosto.
Il Santuario Maria SS. di Gibilmanna si trova a circa 15km da Cefalù, nell’omonima contrada alle pendici di Pizzo Sant’Angelo a circa 800 metri s.l.m., circondato dalla natura, in un luogo pacifico ed in grado di portare benessere spirituale, motivo per cui è meta di pellegrinaggi e turismo. La prima chiesa fu costruita nel VI secolo d.C. e fu distrutta in seguito nel IX secolo a causa del passaggio degli Arabi. Nel XII secolo iniziò la ricostruzione dell’edificio. Il nome di questo santuario, Gibilmanna, deriva dalla Manna ricavata nei vicini boschi di frassino e da “Gebel” che in arabo significa monte. Il luogo veniva quindi chiamato Gebel-El-Man, ovvero Monte della Manna.
All’interno del santuario si trova il Museo Fra Giammaria da Tusa, allestito nell’antica stalla del convento, oggi ristrutturata, ed ospita manufatti come paramenti e arredi sacri donati alla “Gran Signura” di Gibilmanna. Annessa al museo si trova la Biblioteca-Archivio Fra Gesualdo da Bronte che custodisce incunaboli del cinquecento ed altri testi del seicento e del settecento. I documenti conservati permettono di ricostruire la storia del santuario, della diocesi di Cefalù e della Sicilia in generale.

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