Conte al G7 di Charlevoix. E da Roma, Matteo Salvini detta la linea e smarca l’Italia dall’Ue sulla contrarietà totale ai dazi imposti da Donald Trump: “Le politiche commerciali – afferma il vicepremier – vanno ristudiate. L’Italia è una potenza che esporta e quindi va protetto il Made in Italy e credo che le politiche di Trump siano soprattutto per arginare la prepotenza tedesca. L’Italia non deve subire né l’una né l’altra manovra”. Sulle barriere commerciali l’Italia è ufficialmente schierata con l’Ue e Conte per ovvi motivi di tempo è partito dall’Italia con il dossier preparato dai diplomatici del governo Gentiloni. Ma Salvini, entrando al primo Consiglio dei ministri (da lui presieduto), conferma la sua tesi, espressa mesi fa, di essere pronto a seguire la via di Trump per “mettere i dazi” anche in Italia. Già prima dell’uscita del leader leghista, Merkel ieri avanzava timori: “Non credo che ci sarà un problema drammatico al G7 nella posizione europea (sui dazi, ndr), anche se per la prima volta c’è Conte”. Ma la cancelliera cerca oggi di stabilire un metodo di lavoro che sa di apertura di credito: fra Germania e Italia, è l’invito, “dovremmo parlare gli uni con gli altri, invece di parlare gli uni degli altri, e non iniziare la comunicazione in modo indiretto con insinuazioni e congetture”. Il neo presidente del Consiglio, che avrà bilaterali con Merkel, Trump, Macron, May e Trudeau, non si mostra affatto intimorito, determinato a farsi subito “portavoce degli interessi dei cittadini italiani” e convinto che “la prima posizione dell’Italia sarà farsi conoscere, la seconda farsi rispettare”. Ma le aspettative sono altissime. Certo sull’euro, come detto dal professore nel discorso di insediamento, darà garanzie che il governo non ha l’obiettivo di uscire dalla moneta unica, così come garantirà la “convinta appartenenza” alla Nato e l’alleanza “privilegiata” con gli Stati Uniti. Ma oggi anche il vicepremier Luigi Di Maio sostiene come l’appartenenza all’Alleanza Atlantica non elimini il dialogo con la Russia con la proposta di “revisione del sistema delle sanzioni”. “Non sarà – chiarisce Di Maio – un governo supino alle volontà degli altri governi. L’Italia storicamente ha avuto la funzione nell’ambito della Nato di essere un Paese che dialogava con i Paesi dell’est come la Russia”. Lunedì il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sarà a Roma per incontrare Conte ma certo il G7 sarà un primo test. E sempre Salvini avvisa: “A me piacerebbe che gli organismi internazionali di cui facciamo parte e a cui contribuiamo economicamente, essendo organismi di difesa, difendessero la sicurezza italiana ed europea”. Conte in Quebec avrà il suo primo colloquio anche con il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker. E con i colleghi europei avrà modo di aprire la discussione in vista del Consiglio “sul futuro dell’Ue” di fine giugno: all’ordine del giorno temi cruciali come l’immigrazione (solo di ieri il “no” del nuovo governo alla proposta di revisione del regolamento di Dublino) e l’unione bancaria e monetaria. Salvini: ragioniamo su possibile veto a sanzioni Russia Intanto, “riguardo a un possibile veto sulle sanzioni alla Russia dobbiamo ragionarci. In Europa almeno a parole qualcosa sta cambiando. Siamo una squadra. Lasciateci partire, ma sulle sanzioni abbiamo le idee chiare”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, partecipando a un ricevimento dell’ambasciatore russo a Roma. Trump lascerà il summit sabato per volare da Kim Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lascer già a “metà mattinata sabato” il vertice del G7 in Canada. “Il presidente viagger direttamente a Singapore dal Canada”. Lo comunica la Casa Bianca in una puntualizzazione di programma che vede cos Trump saltare la sessione sui cambiamenti climatici e l’ambiente al vertice in Quebec. La comunicazione giunge dopo una serie di tweet con cui Trump risponde a distanza al presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro canadese Justin Trudeau.