Mancini: penso che andrà bene, ma se non dovesse essere così non sarà la fine

“Penso che andrà bene, ma se non dovesse essere così non sarà la fine”: l’Italia di Roberto Mancini è di fronte ad un bivio, però il cittì non accetta drammi alla vigilia del delicato incontro di Nations League in casa della Polonia. In caso di sconfitta la Nazionale sarà retrocessa nella fascia B, ma il tecnico non si lascia prendere la mano e soprattutto guarda con ottimismo al futuro: “Non è che non giochiamo più e non andiamo agli Europei – ribatte – quello che può accadere a noi può succedere alla Polonia, alla Germania, alla Croazia, all’Inghilterra. E’ stata fatta questa Nations League per dare più importanza a quelle partite amichevoli che solitamente erano prese sottogamba. Si dà valore al ranking, ma non vedo nessun dramma. Cercheremo di vincere, di migliorare la squadra, questo è certo. Però, lo ripeto, non cambia nulla”

L’Italia ha già affrontato la Polonia a settembre. “E’ un’ottima squadra – prosegue Mancini – con giocatori di talento. Non sarà una partita semplice, però ce la possiamo giocare. Nel calcio non si sa mai, ma probabilmente ci giochiamo un secondo posto con la Polonia. Quando abbiamo iniziato, il nostro obiettivo era quello di ricostruire e fare una bella figura in Nations League. Il resto si traccia più avanti. Ci vuole un po’ di tempo, non è semplice, nel momento in cui riusciremo a trovare il gruppo non avremo molti problemi a mettere in piedi la squadra per gli Europei. A settembre la Polonia contro di noi ha avuto poche occasioni limpide. Non meritava di più, credo che il pareggio sia stato il risultato giusto. Il Portogallo invece ha meritato di vincere, ha delle certezze e qualcosa in più”.

Sulla formazione che manderà in campo domani a Chorzow, dove è annunciato il tutto esaurito, il ct dice che “per vincere serve un centravanti che fa gol, poi servono delle soluzioni e vanno cercate. Siamo andati molto bene per 60 minuti contro l’Ucraina, poi abbiamo cambiato. Dobbiamo cercare di continuare sulla nostra strada. In cinque partite non si ricostruisce una Nazionale”.

Mancini replica anche alle dichiarazioni fatte ieri da Bonucci sulle condizioni del calcio italiano: “Non credo che il nostro calcio sia a zero o sotto zero. E’ tecnicamente in un momento in cui si sta cercando di ricostruire una squadra dopo il mondiale. E’ capitato a tutte le nazioni, all’Italia è capitato ora, bisogna avere pazienza e rimboccarsi le maniche. Stiamo lavorando e penso che presto avremo una squadra ottima che ci darà soddisfazioni”.

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