Conte ha offerto di tagliare il deficit dal 2,4 al 2.04%

A Bruxelles, la riunione del vertice dei capi di Stato e di governo (Consiglio europeo) che chiude il semestre di presidenza dell’Austria del Consiglio. Ieri faccia a faccia fra il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il premier Conte che ha offerto di tagliare il deficit dal 2,4 al 2.04%. Lo sforzo dell’Italia è “apprezzabile e consistente”, c’è la “volontà di arrivare a una soluzione comune e condivisa, manca ancora qualche sforzo”, “andiamo avanti con il dialogo”, dice il commissario Ue Pierre Moscovici dopo l’incontro con il ministro dell’economia Giovanni Tria a Bruxelles. Il ministro dell’economia Tria, a quanto si apprende, nella capitale belga fino alla fine del negoziato con la Commissione europea. “Stiamo discutendo sulla nostra proposta”: così Tria risponde a chi gli chiede come stia andando la trattativa con l’ Ue. Il ministro ha poi detto che domani avrà altri incontri “finché non si arriverà ad un accordo”. C’è stata anche una “discussione costruttiva” tra il ministro Tria e il vicepresidente Dombrovskis, fanno sapere fonti europee al termine dell’incontro. “I contatti continueranno sia a livello tecnico che politico con l’obiettivo di raggiungere un accordo”, proseguono le fonti. In precedenza il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici aveva avvertito: l’Italia dovrebbe compiere ulteriori sforzi per il Bilancio 2019. Conte: “Soddisfatto, non voltiamo le spalle agli italiani”

“Sono soddisfatto della proposta che abbiamo depositato in Commissione. Noi non voltiamo le spalle agli italiani, lavoriamo per l’interesse degli italiani e riteniamo che sia un’ottima proposta anche negli interessi europei”, dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a margine dei lavori del Consiglio europeo, rispondendo alle domande dei cronisti che gli chiedevano di commentare le parole del commissario Ue, Pierre Moscovici. Ok a Francia su sforamento 3%, ma sia limitato e temporaneo Pierre Moscovici torna a dire anche che la Francia di Emmmanuel Macron può sforare il tetto del 3% per finanziare le misure volte a sedare la crisi dei gilet gialli, ma ha auspicato che questa violazione dei patti assunti con Bruxelles per il 2019 sia “più limitata possibile” e “temporanea”. Timmermans: il dialogo procede Il dialogo con l’Italia è “costruttivo e va avanti”, “speriamo di trovare una soluzione”, fa sapere in mattinata il vice presidente della Commissione Ue Frans Timmermans, riferendosi al confronto tra governo e Commissione sulla manovra. Secondo Timmermans inoltre, non ci sono differenze di trattamento tra Italia e Francia da parte dell’esecutivo Ue: “No, vi do’ anche la mia rassicurazione personale – ha detto – che valutiamo le situazioni dei paesi membri nella stessa maniera. Valuteremo la situazione della Francia quando questo sarà chiarito”. “Con l’Italia siamo in un dialogo costruttivo, speriamo di trovare una soluzione, meglio non dire di più ora”, ha aggiunto. Salvini e Di Maio: piena fiducia nel lavoro di Conte “Continuiamo a sostenere con convinzione la nostra proposta. Piena fiducia nel lavoro di Conte. Siamo persone di buon senso e soprattutto teniamo fede a ciò che avevamo promesso ai cittadini, mantenendo reddito di cittadinanza e quota 100 invariati. Manterremo tutti gli impegni presi, dal lavoro alla sicurezza, dalla salute alle pensioni senza penalizzazioni, dai risarcimenti ai truffati delle banche al sostegno alle imprese”. È quanto affermano in una nota congiunta i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. La proposta di Conte Il premier Giuseppe Conte è volato a Bruxelles, insieme al mnistro dell’Economia, Tria, per convincere il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e arginare la procedura di infrazione che incombe sulla manovra italiana. “Abbiamo anticipato la nostra proposta a Bruxelles sulla manovra. Abbiamo illustrato il nostro piano. Non tradiamo affatto la fiducia degli italiani. Rispettiamo gli impegni presi. Rispettiamo sia la platea che gli importi delle misure sul reddito di cittadinanza e su quota cento. Il saldo finale che abbiamo proposto è il 2,04%”, ha detto il presidente del Consiglio dopo l’incontro con il presidente della Commissione Juncker, il vicepresidente Dombrovskis e il commissario europeo agli Affari economici e finanziari Moscovici, parlando del rapporto deficit-Pil. In precedenza, il tetto era del 2,4%. “Quota 100 e reddito di cittadinanza non cambiano” “Le misure” per quota 100 e reddito di cittadinanza “entreranno in vigore come preannunciato. Non rinunciamo a nulla per quanto riguarda gli importi e la platea.

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