Il 13 giugno di Settanta anni fa veniva lanciata la prima bomba volante contro la Gran Bretagna. L’impiego di questa “arma segreta” chiamata Fieseler Fi 103, comunemente nota col nome “V1”, fu la risposta tedesca contro i raid Alleati sulle città germaniche. In realtà, il Terzo Reich, attraverso le armi di rappresaglia, le cosiddette Vergeltungswaffen (V): V-1, V-2 e V-3 (quest’ultima non entrata mai in attività) la Germania nazionalsocialista, tentò di risollevarsi da una guerra ormai seriamente compromessa. Chiediamo all’ingegner Silvano Mantione (1) studioso di Storia e Strategia Militare, di parlarci di quest’ordigno e del suo impiego strategico.
Cosa era una V1? Come nacque l’idea per il progetto della bomba volante?
La V1, la sigla sta per Vergeltungswaffen 1, tradotto dal tedesco “Arma di rappresaglia 1”, fu così ribattezzata da Joseph Goebbels a fini di propaganda, univa le caratteristiche di un aereo a quelle di una bomba e si può considerare il primo esempio di missile da crociera. Il nome originale della V1 era Fieseler Fi 103 e nacque come progetto di un bersaglio per artiglieria contraerea. Cioè un mezzo senza pilota per addestramento e sperimentazione.
(1) Silvano Mantione è nato a Torino nel 1972, laureatosi in Ingegneria presso la Facoltà di Palermo, lavora presso Telecom Italia. E’ uno studioso di Storia e Strategia militare, in particolare del secondo conflitto mondiale e del periodo napoleonico.
Foto a corredo dell’articolo: V1 (Bundesarchiv Bild)
Giuseppe Longo
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