IL Natale nel cuore

Che tempo strano
Questo tempo
Che si avvicina alle
Feste di natale.
Sto seduta alla finestra
A guardare questo sali
E scendi di tanta gente
che sembra
esser felice apparentemente.
Io sto qui seduta sola sola
Perché ormai la famiglia
Si è dispersa.
Son rimasta io, un’anziana,
Con le mille paturnie ,
di chi ne ha viste
E sopportate per una vita intera
ma che ora
Vive e non più si dispera.
Guardo giù per la strada
la gente che addobba
Le vetrate con palle e
ghirlande argentate
Sperando in vendite incrementate.
Vedo gruppi di fanciulle sfoggiare
I migliori vestiti
e visi imbellettati
Indossano maschere di falsi sorrisi.
Musiche natalizie fan da sottofondo
A chi esce per la passeggiata,
E luci e luminarie allietano
La vista dei piccoli
che vedono il paese
Vestito a festa ,
solo per le feste di natale.
Che armonia
che confusa allegria
Aleggia.
distolgo lo sguardo dal mondo
Esterno
e osservo
con attenzione
il mio mondo interno.
ovunque foto che ricordano momenti
E persone di una vita passata.
i mobili
Che profumano di quotidiane attività
regalano
Alla stanza vera armonia,
il logorio dei divani
Risentono dei mille salti
di cuccioli che inventando
giochi con quel po che si aveva
Scaldavano
con urla e risate
il piccolo ambiente
Mentre sui fornelli
Si friggevan frittelle, e un babbo
Stanco e malconcio
addobbava con fiocchi e palline
il ramo di un alberello trovato in campagna.
guardano i miei occhi lontano
In quel tempo passato .
guardano con rinnovata gioia
Come era il mio natale
rivivo con i pensieri quei momenti
Spensierati.quello era il mio natale
Unione di famiglia, e odore di zucchero e cannella ad addolcire la giornata.
Guardano gli occhi li fuori
E luci e suoni non suscitano
Sentimenti d’amore.
Ma son solo assordanti rumori.
Il natale nel cuore- poesia di Adelaide SantacolombaChe tempo strano
Questo tempo
Che si avvicina alle
Feste di natale.
Sto seduta alla finestra
A guardare questo sali
E scendi di tanta gente
che sembra
esser felice apparentemente.
Io sto qui seduta sola sola
Perché ormai la famiglia
Si è dispersa.
Son rimasta io, un’anziana,
Con le mille paturnie ,
di chi ne ha viste
E sopportate per una vita intera
ma che ora
Vive e non più si dispera.
Guardo giù per la strada
la gente che addobba
Le vetrate con palle e
ghirlande argentate
Sperando in vendite incrementate.
Vedo gruppi di fanciulle sfoggiare
I migliori vestiti
e visi imbellettati
Indossano maschere di falsi sorrisi.
Musiche natalizie fan da sottofondo
A chi esce per la passeggiata,
E luci e luminarie allietano
La vista dei piccoli
che vedono il paese
Vestito a festa ,
solo per le feste di natale.
Che armonia
che confusa allegria
Aleggia.
distolgo lo sguardo dal mondo
Esterno
e osservo
con attenzione
il mio mondo interno.
ovunque foto che ricordano momenti
E persone di una vita passata.
i mobili
Che profumano di quotidiane attività
regalano
Alla stanza vera armonia,
il logorio dei divani
Risentono dei mille salti
di cuccioli che inventando
giochi con quel po che si aveva
Scaldavano
con urla e risate
il piccolo ambiente
Mentre sui fornelli
Si friggevan frittelle, e un babbo
Stanco e malconcio
addobbava con fiocchi e palline
il ramo di un alberello trovato in campagna.
guardano i miei occhi lontano
In quel tempo passato .
guardano con rinnovata gioia
Come era il mio natale
rivivo con i pensieri quei momenti
Spensierati.quello era il mio natale
Unione di famiglia, e odore di zucchero e cannella ad addolcire la giornata.
Guardano gli occhi li fuori
E luci e suoni non suscitano
Sentimenti d’amore.
Ma son solo assordanti rumori.

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