Quando l’ospedale di Cefalù era guidato da Umberto Veronesi

Forse non tutti sanno che Umberto Veronesi, il famoso oncologo morto martedì all’età di novant’anni, ha guidato l’ospedale di Cefalù. Era il 24 marzo 2003, infatti, quando Veronesi veniva nominato presidente della Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù. Una fondazione istituita attraverso una joint venture tra la Regione Siciliana, il Comune di Cefalù, l’Azienda USL 6 di Palermo, oggi Asp, e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Rappresentava uno dei primi modelli in Italia di sperimentazione pubblica-privata per la gestione di un ospedale pubblico. Ai vertici della Fondazione siedeva un consiglio di amministrazione composto da cinque membri, tre di nomina pubblica e due di nomina privata.

Il professore Veronesi ha guidato la fondazione per tre anni fino al 19 dicembre 2006 quando gli è subentrato Ettore Cittadini. Furono gli anni che videro cambiare radicalmente l’ospedale di Cefalù. Obiettivo della sperimentazione gestionale, infatti, era di trasformare l’ospedale Giglio in un centro che offriva in forma integrata assistenza, ricerca, didattica e formazione orientate ad erogare servizi sanitari prevalentemente nell’area oncologica e, comunque, nell’ambito dell’alta specialità. Il progetto prevedeva il passaggio dagli 84 posti letto che si avevano prima che partisse la sperimentazione ai 144 del 2004 e si 260 che si pensava di raggiungere per il 2005. L’attività dell’Ospedale era supportata da un comitato tecnico-scientifico con funzione di indirizzo strategico e garanzia. Il San Raffaele partiva allora con i professori Pozza, Tessari, Bocciardi, Fazio e Rigatti. Quest’ultimo uno degli urologi più famosi al mondo. Il professore Ferruccio Fazio, invece, pioniere in Italia nell’utilizzo della PET (Tomografia ad Emissione di Positroni) aveva il compito di realizzare a Cefalù uno dei centri più importanti della medicina nucleare. Fazio è stato Ministro della Salute, dal 2008 al 2011, nel Governo di Silvio Berlusconi.

Umberto Veronesi ha dedicato la sua vita alla lotta ai tumori. E’ stato fondatore e presidente della Fondazione per la ricerca sul cancro che porta il suo nome, ministro della Sanità nel secondo governo Amato e senatore. «Andate avanti, perché il mondo ha bisogno di scienza e ragione». Queste le parole di Umberto Veronesi nell’ultimo periodo trascorso nella Fondazione che porta il suo nome. E’ la stessa Fondazione Veronesi a renderle note.

Nella foto: l’ex addetto stampa del Comune di Cefalù, Vincenzo Lombardo, mentre intervista Umberto Veronesi all’uscita dell’ospedale Giglio san Raffaele.

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