Totò: il cantastorie cefalutano che tramanda storie e tradizioni

E’ un vero cantastorie. Per Cefalù è diventato una vera e propria istituzione culturale. Canta la vita del passato, le tradizioni che hanno fatto la città. Lo fa nella lingua dialettale. Cantando e recitando interpreta quell’immaginario difficile molte volte da acquisire. Tramanda la vecchia cultura cefalutana e siciliana. Le sue narrazioni sono poesie che rimandano ai sogni e alla cultura del passato ma anche ai canti, alle tradizioni, ai drammi, alle passioni e alle bellezze della nostra terra. Si esibisce come facevano i cantastorie di un tempo. Per il giorno della festa di santa Lucia ha trasformato in tradizione «u muottu ri Santa Lucia», una interpretazione recitata di un’ode antica, di origine popolare. Lui, Totò, accompagna l’uscita dalla chiesa dei fedeli con la sua zampogna e la sua recitazione. Riesce ad adattare le sue versioni a racconti antichi e rinnova le storie in dialetto. Ogni occasione è buona, per il cantastorie cefalutano, per comporre, adattare vecchi canti, tradurre vecchie storie. Da molti anni tiene vivo il folklore cefaludese. Auguri per il suo compleanno.

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