2016: un anno di denunce a Cefalù. A cosa sono servite?

Il 2016 è stato per Cefalù un anno di denunce a tutti i livelli. Gravi segnalazioni di ogni tipo: politico, culturale, amministrativo, sociale, sportivo e persino economico. Nel fare un bilancio dell’anno che volge al termine riproponiamo ventidue denunce raccolte e pubblicate da cefalunews durante gli ultimi dodici mesi. Non sono tutte e nell’elenco ne mancano diverse. Nel fare la scelta ci siamo limitati a riprendere quelle che a nostro giudizio sono le più gravi.

1. Lo stadio Santa Barbara nel degrado. La prima che abbiamo registrato su cefalunews riguarda lo stadio santa Barbara. E’ il 23 gennaio quando con trenta foto abbiamo denunciato lo stato in cui versa lo Stadio Santa Barbara. Trenta immagini che parlano da solo e che hanno fatto il giro del mondo. Diversi i miliardi pubblici spesi per costruirlo e per poter ospitare un migliaio di spettatori. Lo stato in cui versa è sotto gli occhi di tutti.

2. Silenzio sulla Panda bianca che appartiene al Municipio. A denunciare il suo utilizzo sono stati il 27 gennaio tre consiglieri comunali: Cassata, Larosa e Scialabba. Hanno fatto protocollare al Comune una loro lettera indirizzata al responsabile comunale del servizio provveditorato. Nella missiva i tre chiedono quanti chilometri questa panda ha sostenuto fra il 2013 e il 2015, l’ammontare delle spese di carburante e le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenute per l’autoveicolo, una copia del ruolino di marcia del veicolo, un resoconto analitico delle attività istituzionali per le quali è stata utilizzata la Fiat panda.

3. Lampade al led per le strade di Cefalù. E’ il 13 febbraio quando il consigliere Iuppa denuncia che «i lavori di relamping in alcune zone della Città, specialmente all’interno del centro storico destano preoccupazione in quanto non sono stati presi in considerazione i parametri di abbagliamento delle nuove sorgenti luminose». In altre parole le lampade al Led che sono arrivate nel centro storico creano problemi di abbagliamento e sovra illuminamento, soprattutto nelle zone limitrofe a beni monumentali. Iuppa non ha dubbi: «Da calcoli illuminotecnici sarebbe stato evidente il problema del sovrailluminamento e dell’abbagliamento».

4. Che fine ha fatto la statua di Ruggero che non è stata mai collocata al Molo così come doveva accadere nel 2011? La denuncia in un nostro editoriale. La Statua oggi è abbandonata, forse, nei magazzini del Castello Bordonaro. Il busto che raffigura il Re, invece, è abbandonato in un angolo dell’Ottagono di piazza Duomo. In occasione di mostre e appuntamenti si fa di tutto per nasconderlo alla vista della gente. Quella Statua è costata fior di quattrini alla regione siciliana. Soldi nostri, soldi di tutti. Che fine ha fatto la Statua di Ruggero del maestro Salvo Salvato?

5. Allarme ringhiera sulla pedonale della scogliera. A rischio caduta per qualche persona che, nel fare una passeggiata fra gli scogli, vi si dovesse appoggiare. Sul posto non esiste alcuna segnalazione di pericolo pur essendo un tratto dove diventa quasi necessario tenersi sulla ringhiera. La segnalazione è del mese di aprile.

6. Perché a 684 lampioni del centro storico è stata sostituita solo la lampada a led in difformità a quanto previsto nella convenzione? Se lo chiede il consigliere comunale Giovanni Iuppa che ha presentato un’interrogazione al sindaco. Per quale motivo non è stato chiesto alla Gemmo di effettuare il progetto illuminotecnico prima dell’esecuzione del relamping nell’impianto di pubblica illuminazione cittadino? Quale ufficio deve sovraintendere l’esecuzione dei lavori di efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione e per quali motivi non sia stata rilevata la mancata sostituzione degli apparecchi illuminanti storici/artistici?

7. Cosa succede fra Porta Ossuna e l’inizio del lungomare? Dai consiglieri Pasquale Messina, Patrizia Messina e Vincenzo Liberto arrivano quattro allarmanti denunce sul tratto di strada che da Porta Ossuna conduce al Lungomare attraversando la piazza Cristoforo Colombo. I tre consiglieri lanciano quattro pensanti denunce. La prima: «rappresenta un trafficato luogo di commercio abusivo di oggetti vari durante tutte le ore del giorno e della notte». I tre consiglieri vanno oltre ed aggiungono una seconda denuncia: in questo tratto viario viene abusivamente occupato il suolo pubblico. La disamina dei tre consiglieri è ancora più dura con la terza denuncia: il commercio che viene portato avanti in questo tratto viario genera una grande evasione fiscale. Chiudono le loro denunce facendo sapere che il commercio che viene portato avanti fra Porta Ossuna e il lungomare arreca grande danno a quelle aziende che lavorano onestamente, che pagano le tasse, che creano lavoro, economia e che garantiscono prodotti di qualità e di provenienza certificata.

8. Topi allo Spinito. E’ il 2 giugno quando il consigliere Giovanni Iuppa denuncia: «Oggi alcuni rappresentanti di Controvento sono stati contattati da alcuni residenti dello Spinito che hanno fornito delle foto che si allegano. Ci troviamo nei pressi della Scuola Falcone. Topi, decine e decine di topi! I residenti lamentano che la zona è letteralmente invasa dai questi roditori che ormai circondano i palazzi della zona e probabilmente si trovano anche all’interno dei fabbricati con tutta probabilità anche nella scuola».

9. A giugno dalla Giudecca arriva un appello per i Nas e l’ufficio igiene sul malfunzionamento del Depuratore. A lanciarlo è Mario Cirincione. «Il mio appello va agli organi di controllo, esempio i Nas e l’ Ufficio igiene, perchè non si può inquinare mare e aria, che sono di tutti, impunemente». L’appello denuncia in una intervista pubblicata da cefalunews.

10. L’antica strada romana sempre chiusa e abbandonata da 30 anni. A denunciare il tutto un nostro editoriale del 13 giugno. La strada è venuta alla luce nel 1985 grazie agli studi dell’architetto Marcello Panzarella. Si tratta di un pavimento lungo circa 6,50 metri che appartiene a una strada datata fra il primo secolo avanti Cristo e il primo dopo Cristo. Questa strada e quel ritrovamento oggi sono abbandonati.

11. Acqua colorata dai rubinetti. E’ il 27 giugno quando abbiamo dato spazio alla denuncia di Diana Sella che ha scritto una lettera aperta al sindaco di Cefalù: «Fino a quando vedremo sgorgare dai rubinetti delle nostre abitazioni acqua variamente colorata, insieme a depositi neri non ben qualificati, che ne intasano, per giunta,i filtri? Fino a quando saremo costretti ad acquistare nei supermercati l’acqua confezionata per gli usi di cucina e di igiene personale, pur pagando a caro prezzo, come acqua potabile che potabile non è, ciò che l’acquedotto eroga?»

12. Strisce pedonali nel degrado. E’ il 30 giugno quando Meetup Cefalù denuncia che le strisce pedonali sono nel degrado. La cattiva manutenzione delle strisce era stata già denunciata un anno prima dallo stesso Meetup. «Il Sindaco ha assicurato che nel giro di due giorni si sarebbe risolto il problema, ma purtroppo, cosa che da noi è stata segnalata per ben due volte, a due mesi dalla nostra prima sollecitazione non è avvenuto alcun intervento».

13. La Rocca è abbandonata e le sue strade sono pericolose. La denuncia è del Meetup Cefalù ed arriva il 30 giugno. «Ci sono percorsi lasciati all’incuria totale, siti completamente abbandonati, sia nel senso che erba e intemperie sembrano avere ragione di solo, sia nel senso che non sono valorizzati a livello di informazione, itinerari di visita che non vengono organizzati. La Rocca, in una parola, sembra abbandonata a se stessa, eppure il turista paga quattro euro per visitarla, che è considerata sito di interesse comunitario».

14. Cattiva gestione della rete viaria di Cefalù. La denuncia arriva dal Meetup Cefalù e porta la data del 30 giugno: «Le strade versano in una situazione di pericolo, in quanto sono piene di buche spesso dovute a operazioni di intervento alle quali non segue un rifacimento appropriato del manto stradale. Il risultato di questa incuria è la frequenza degli infortuni che grava innanzitutto sul cittadino e inoltre sulle casse comunali quando il cittadino si rivale in sede civile sul Comune».

15. A Cefalù non è stata effettuata la disinfestazione del territorio. La denuncia in una interrogazione a firma del consigliere comunale Giovanni Iuppa, ripresa dal nostro giornale l’1 luglio, che sostiene di reinterrogare l’Amministrazione sulla mancata disinfestazione del territorio comunale per il quinto anno consecutivo. «La stagione estiva ormai iniziata – scrive il consigliere di Controvento – ha contribuito a creare le condizioni ottimali per lo sviluppo di microrganismi, di larve e di vari insetti nocivi per la salute dei cittadini». Ad aggravare la situazione la scarsa regolarità con cui viene effettuata la raccolta dei rifiuti solidi urbani che «agevola il proliferare di colonie di topi sia nel centro urbano che nelle contrade cittadine». Iuppa aggiunge che numerosi cittadini residenti nel territorio comunale lamentano la presenza di topi, blatte e insetti in spazi ed aree pubbliche nonché a ridosso di edifici pubblici e privati.

16. A Cefalù anche la passeggiata sulla scogliera è nel degrado. Lo afferma il consigliere comunale Giovanni Iuppa che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione ripresa da cefalunews il 4 luglio. L’accesso al percorso si trova con la vegetazione che quasi lo ostruisce. C’è molta sporcizia insieme al «classico profumo» che arriva dal vicino depuratore e che accompagna turisti e residenti per larga parte del centro storico il percorso attraverso la scogliera.

17. Il centro nascite di Cefalù è a rischio chiusura. A lanciare la denuncia il Meetup Cefalù e il Movimento 5 stelle ripresa dal nostro giornale il 23 agosto. Nei primi sette mesi di quest’anno, infatti, vi hanno partorito solo 170 donne. Con questo ritmo sembra assai difficile che entro la fine dell’anno vi arrivino altre 330 partorienti. Perché resti in vita il centro nascite dell’ospedale Giglio, nel corso del 2016, vi dovranno nascere almeno 500 fra bambini e bambine.

18. A Cefalù l’amministrazione comunale fa esplodere l’emergenza per evitare la gara pubblica e ricorrere, così, all’istituto dell’affidamento diretto. La grave denuncia arriva dal consigliere comunale Giovanni Iuppa ed è contenuta in una sua interrogazione che il rappresentante del movimento Controvento ha presentato al Municipio e indirizzato al sindaco e al presidente del consiglio comunale. Cefalunews ne parla in un articolo del 28 agosto. L’interrogazione presentata dal consigliere riguarda la disinfestazione e derattizzazione del territorio comunale. Iuppa ricorda al sindaco che lo scorso 30 giugno ha presentato una interrogazione, per il quinto anno consecutivo, sulla mancata disinfestazione del territorio comunale e per il quinto anno consecutivo alla sua interrogazione non è arrivata alcuna risposta. «Intollerabile il fatto che non si sia pensato per tempo a bandire la gara pubblica per il servizio di disinfestazione e derattizzazione (cosa ovvia e consueta in una città ben amministrata), ma si sia fatta” esplodere l’emergenza” per poter ricorrere all’istituto dell’affidamento diretto». Il consigliere di Controvento con la sua interrogazione vuole sapere dal sindaco «per quale motivo non è stata effettuata tempestivamente la disinfestazione e derattizzazione del territorio comunale comprensivo delle contrade in esso ricadenti, bandendo una pubblica gara, evitando di generare una evitabile emergenza ed il conseguente ricorso alla procedura di “affidamento diretto” del servizio».

19. La via Capuana è nel degrado. Tutta colpa dell’amministrazione comunale che non mantiene in perfetto stato di efficienza e decoro l’intero territorio comunale. La denuncia arriva dal movimento Controvento che per mano del suo consigliere comunale, Giovanni Iuppa, ha presentato una interrogazione al Municipio ripresa da cefalunews il 28 agosto. «Da recenti visite in via Capuana – vi si legge – è possibile riscontrare un notevole degrado con riferimento soprattutto alla cura del verde e della pulizia». Iuppa fa notare che nella zona vi sono rifiuti ma anche una incomprensibile presenza di dissuasori fissi posti proprio in prossimità del marciapiede. «Tale stato di abbandono rappresenta: un grave nocumento all’immagine della città di Cefalù, al decoro e alla salvaguardia dell’igiene pubblica nonché alla serenità psico-fisica dei residenti». Per Iuppa la situazione è intollerabile oltre che pericolosa per la salute dei cittadini che, peraltro, pagano lauti tributi comunali per l’erogazione del servizio di pulizia. Per questo nella sua interrogazione chiede «quali sono le azioni che l’amministrazione ha intenzione di porre in essere per provvedere all’immediata risoluzione del problema».

20. Bed ad breakfeast sorti come funghi, case vacanza, villaggi e altre strutture ricettive che operano nel territorio di Cefalù ma sono totalmente sconosciuti all’amministrazione comunale. Oltre trecento realtà che ospitano turisti di cui più di duecento totalmente sconosciuti all’amministrazione. Assicurano in tutto circa 1.800 – 2.000 posti letto. Oltre a godere di inspiegabili agevolazioni fiscali queste realtà turistiche sono anche esenti dal pagare la tassa di soggiorno. A far conoscere la situazione ha pensato Federalberghi Cefalù in una lettera indirizzata al Comune ripresa da cefalunews il 30 agosto. A fare scattare la missiva alcune richieste sul pagamento della tassa di soggiorno arrivate agli albergatori da parte del Municipio. Una nota che, a sentire Francesco Randone, delegato federalberghi Cefalù, il comune potrebbe avere inviato solamente alle strutture alberghiere e non anche alle tante altre strutture ricettive ubicate nel territorio del Comune di Cefalù che non sono alberghi.

21. Segnale Rai scarso per tantissimi cefaludesi che non possono vedere la televisione digitale. Sulla problematica della ricezione dei canali della tv pubblica nella provincia di Palermo ha elaborato un dossier Federconsumatori Palermo. Prende il nome di «Canone Rai in bolletta per tutti…ma non i canali». Secondo i dati forniti dall’associazione a tutela dei consumatori, il 42 per cento dei cittadini residenti negli 82 comuni del Palermitano ha una qualità del segnale mediocre o peggio ancora, scarso.

22. Cittadini cefaludesi sequestrati in casa anche se pagano la tassa per avere il passo carrabile davanti la propria abitazione. A denunciare la situazione è il consigliere Giovanni Iuppa che ha presentato, sulla vicenda, una interrogazione al sindaco di Cefalù ripresa da cefalunews il 30 novembre. I vigili «pur intervenendo tempestivamente, possono solo elevare la relativa contravvenzione di divieto di sosta e non possono procedere alla rimozione forzata del veicolo in divieto di sosta, a causa della mancanza di un servizio di rimozione forzata del veicolo che in passato veniva garantito, per conto del Comune, da una ditta privata». Per il consigliere di controvento tutto questo comporta «la spiacevole e frequente circostanza secondo cui il concessionario del passo carrabile, quando non si riesce a rintracciare tempestivamente, personalmente o tramite i vigili urbani, il trasgressore che ha lasciato in divieto di sosta il veicolo, rimane “letteralmente sequestrato”, subendo una vera e propria limitazione della libertà di autodeterminazione».

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto