Termini: chiesto processo per 22 dipendenti comunali

C’erano dipendenti che, anche in presenza di altri impiegati comunali, timbravano quattro o cinque tessere magnetiche per attestare la presenza del collega assente. C’era un dipendente comunale che pur risultando presente nelle ore del rientro pomeridiano era invece impegnato a completare dei lavori di manovalanza e c’era anche l’ex responsabile del Centro Elaborazione Dati (ora licenziato) che, dopo aver carpito illecitamente le credenziali di accesso al sistema di timbrature elettroniche, le utilizzava per modificare l’orario del terminale attestando a piacimento la fine del suo turno lavorativo. Tutto questo si trova nella richiesta di rinvio a giudizio che la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha notificato a 22 persone, tra ex ed attuali dipendenti del Comune.

Le notifiche dell’avviso della conclusione delle indagini erano state eseguite dalla aliquota della Polizia della Sezione di P.G. della Procura. Tutti sono accusati a vario titolo di truffa aggravata in danno di ente pubblico, anche in concorso, e di falsa attestazione di servizio. L’inchiesta ha accertato che all’interno del comune di Termini Imerese una cospicua percentuale di dipendenti, abitualmente e sistematicamente, “attuava condotte illecite di diverse tipologie, ma tutte accomunate dall’unico fine di adattare illegalmente gli orari e la presenza sul posto di lavoro alle proprie esigenze personali”. L’indagine che si è avvalsa di una attività di osservazione delle immagini di un apposito sistema di video-sorveglianza, incrociata con un’attenta analisi dei tabulati delle presenze e da una costante attività di pedinamento, ha consentito di accertare l’uscita ingiustificata di diversi dipendenti comunali che erano soliti allontanarsi dagli uffici senza segnalare la loro assenza. Ma c’erano anche gruppi di dipendenti estremamente organizzati nella accurata gestione dell’orario di servizio giornaliero, che concorrevano quotidianamente e sistematicamente nelle false attestazioni di servizio attraverso un sistema di scambio reciproco dei badge personali anche grazie alla assoluta compiacenza dei colleghi presenti. Si vede infatti in un video un singolo dipendente che striscia almeno cinque tessere magnetiche per attestare l’inizio o la fine del turno lavorativo dei colleghi assenti.

Già a settembre 15 dei 22 dipendenti furono raggiunti dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emessa dal GIP del Tribunale di Termini Imerese. Un altro dipendente, coinvolto nella stessa indagine ma indagato dalla Procura di Palermo per competenza distrettuale in relazione ai particolari reati informatici commessi, ha avuto la misura interdittiva della sospensione del servizio per sei mesi. Per quest’ultimo è stato anche concluso il procedimento disciplinare che ne ha disposto il licenziamento.

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