Liberata la cagnetta di otto anni rimasta intrappolata per sei giorni in una grotta

Lea è viva. La cagnetta di otto anni che da domenica era rimasta bloccata in fondo ad una grotta nelle campagne di Santa Cristina Gela è sbucata dal buio e ha rivisto la luce. E’ stato recuperato oggi pomeriggio alle 17.30 da due speleologhe del Soccorso alpino e speleologico siciliano. Decisivo l’intervento di oggi pomeriggio, a cui hanno preso parte 8 tecnici del Sass. La cagnetta era bagnata e spaventata ma in buona salute. Le speleologhe le hanno dato subito del cibo poi l’hanno imbracata e riportata lentamente in superficie dove ad attenderla c’erano i proprietari. 

Lea, probabilmente inseguendo un coniglio, domenica era entrata in una grotta alla fine del quale si sviluppa un sistema di pozzi con altri passaggi molto stretti. Il padrone ha tentato di raggiungerla ma è riuscito a percorrere solo pochi metri. Nei giorni successivi sono stati fatti altri tentativi, tutti andati a vuoto. Mercoledì sera è stata allertato il Soccorso alpino e speleologico siciliano che ha inviato sul posto una squadra di speleologi. I tecnici della stazione Palermo-Madonie hanno fatto un primo tentativo ma hanno dovuto rinviare l’intervento per la necessità di allargare un passaggio troppo stretto.

L’area era stata messa in sicurezza. I tecnici del Sass si sono addentrati fino a raggiungere il pozzo. Nel pomeriggio le operazioni per tentare il recupero del cane sono riprese con l’arrivo di altri speleologi della Stazione Sicilia orientale della X Delegazione Sass. Alle 17.30 le due speleologhe sono sbucate dal buio con Lea in braccio.

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