I sei appuntamenti più emozionanti della Pasqua sulle Madonie


L’Incontro di Petralia Sottana

Foto Simone Minneci

E’ il momento più emotivo dei riti pasquali di Petralia Sottana. Si tiene nel giorno di  domenica a mezzogiorno. Sin dal mattino le campane suonano a festa annunciando la Resurrezione di Cristo. I confrati si preparano vestendosi con i loro abiti tradizionali. La statua della Madonna, ancora ammantata di nero per il lutto, viene portata a spalla dalla Confraternita del SS. Rosario. Il Cristo morto, invece, viene portato dalla Confraternita del Sacramento. Ad aprire la processione sono le tante confraternite e le diverse congregazioni. Con loro portano i segni della loro storia: palii, crocifissi, torcioni, “paliceddi” e “sergentine”. L’ordine della processione segue quello della fondazione. Ad aprire è la congregazione più giovane. A chiudere, invece, è la confraternita più antica. Le due statue vengono portate attraverso il centro storico seguendo itinerari diversi per poi fermarsi in punti precisi del paese in prossimità del “Chianu ‘u Culleggiu”. Fermi si attende lo sparo dei mortaretti. A seguire intervengono i cerimonieri che danno tre squilli di tromba e tre spari. A questo segnale il Cristo Risorto e la Madonna si muovono. Corrono l’uno verso l’altra. La Madonna riconosce il Figlio e perde il velo del dolore. Madre e figlio si abbracciano tra gli applausi dei fedeli ma anche fra lacrime di commozione, volo di colombe, spari di mortaretti e musica della banda musicale. Subito dopo le statue disposte mentre si guardano percorrono il centro storico e rientrano nella Chiesa Madre.

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