Allarme listeria in Italia: ecco il decalogo per evitarla

Allarme listeria in Italia. Il Ministero della Salute, nella pagina dedicata ai ritiri di prodotti alimentari sul proprio sito ufficiale, fa sapere che un lotto di salame del Salumificio Bianco Angelo è stato ritirato per la presenza di Listeria monocytogenes. Il prodotto coinvolto è venduto sfuso dal peso di 700 grammi circa, con lotto di produzione del 28-05-2019. La raccomandazione è quella di non consumare il lotto di Salame segnalato e di restituirlo al punto vendita d’acquisto. Negli stessi giorni la Coop ha richiamato lotti del Riso alla cantonese Gusto Qui a causa della presenza di Listeria monocytogenes. L’avviso di richiamo è comparso sul sito della Coop e spiega nel dettaglio che i lotti richiamati sono: Lotto 19328036 con scadenza il 25/07/2019; Lotto 19528104 con scadenza il 27/07/2019. L’avviso prosegue poi spiegando che il prodotto in questione è stato distribuito in alcuni punti vendita del nord Italia. Lo scorso 5 luglio le autorità francesi hanno ritirato dal mercato alcuni lotti di gorgonzola prodotti in Italia a causa della presenza di Listeria monocytogenes. E’ notizia di queste ore che in Australia sono morte due persone dopo aver mangiato salmone affumicato contaminato da listeria. Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie entrambi avevano più di 70 anni. Sulla vicenda indagano le autorità sanitarie.

Alcuni dati. La Listeria è una famiglia di batteri composta da dieci specie. Una di queste, listeria monocytogenes, causa la listeriosi, una malattia che colpisce l’uomo e gli animali. La listeriosi è spesso grave, con elevati tassi di ricovero ospedaliero e mortalità. In Europa i casi di Listeria sono in aumento nella popolazione di età superiore ai 75 anni e nelle donne di età compresa fra 25 e 44 anni. Nonostante l’applicazione a partire dal 2006 in Europa dei criteri di sicurezza alimentare previsti dal Regolamento (EC) 2073/2005, nel periodo 2009-2013 è stato registrato un trend in crescita dei casi di listeriosi nell’uomo. Più del 90% dei casi di listeriosi sono causati dall’ingestione di alimenti ready to eat contaminati con più di 2,000 CFU/g, e che un terzo dei casi sono dovuti alla crescita del microrganismo durante la conservazione dell’alimento a livello domestico. Gli alimenti tipicamente associati ai casi di listeriosi appartengono alle categorie “carne e prodotti a base di carne”, “prodotti della pesca”, “latte e prodotti lattiero-caseari”.

Che cos’è la listeriosi. E’ l’infezione da listeria. Una tossinfezione alimentare che prende il nome dal batterio che ne è la ragione, il Listeria monocytogenes. Questo batterio vive nella terra e nell’acqua e con facilità contamina ortaggi e verdure. Ad essere infettati possono anche essere gli animali che in genere non presentano sintomi evidenti. La Listeria si può trovare anche in un’ampia varietà di alimenti crudi: carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari fatti con latte non pastorizzato. In genere la gran parte dei batteri, viene annientata grazie ai processi di pastorizzazione e cottura.

Come si presenta l’infezione da listeria. La forma più caratteristica si presenta nel corso di poche ore dall’ingestione e causa la diarrea. Una forma più invasiva, invece, parte dall’intestino e passa nel sangue per distribuirsi nell’organismo e arrivare anche al sistema nervoso. In questo caso si hanno encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi. In genere questa seconda forma si presenta anche dopo un mese dall’ingestione degli alimenti contaminati. Le persone più in pericolo sono quelle che hanno compromissioni del sistema immunitario: malati di cancro, di diabete, di Aids, le persone anziane e i neonati. A rischio sono in particolare le donne in gravidanza. E’ bene tenere presente che da Listeria può anche provocare aborto spontaneo, parto prematuro, decesso in utero o infezione del feto.

I sintomi dell’infezione da listeria. I sintomi della tossinfezione alimentare sono analoghi a quelli di altre patologie causate da cibi contaminati: febbre, nausea, diarrea, dolori muscolari. Quando l’infezione arriva al sistema nervoso ecco che i sintomi sono anche emicranie, confusione, irrigidimento del collo e perdita dell’equilibrio.

Come prevenire l’infezione da listeria: il decalogo

1. Cuocere i cibi. La Listeria monocytogenes muore con la cottura. Per questo è sufficiente cuocere i cibi per pochi minuti ad una temperatura superiore a 75 C per eliminare il microrganismo. E’ bene ricordare che i batteri per vivere e moltiplicarsi necessitano di calore. Sono noti anche i range di temperatura 63°C<T<8°C. A temperature inferiori agli 8°C la crescita non avviene, mentre sopra  i 63°C la maggior parte delle forme vegetative batteriche viene abbattuta. Cuocendo i cibi a 75 C il batterio della listeria viene abbattuto.

2. Attenzione alla scadenza. I prodotti freschi di gastronomia, così come formaggi, carne, salumi e verdure già lavate, non vanno consumati dopo la data di scadenza.

3. Lavare mani, coltelli, piani di lavoro e taglieri. Lavare le mani, i coltelli, i piani di lavoro, e i taglieri dopo manipolazione e la preparazione cibi crudi. Congelatore e frigorifero devono essere tenuti puliti e disinfettati di frequente. E’ bene ricordare che sulle nostre mani proliferano circa 150 diverse specie di batteri. Per questo tenerle pulite, in special modo prima di consumare o preparare i cibi, è estremamente importante per la salute.

4. Cosa conservare in frigo. Carne, salumi, formaggi, prodotti di gastronomia come insalata russa e insalate di riso, e più in generale tutti gli alimenti freschi, vanno conservati in frigorifero. Attenzione a separare le carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo. La disposizione dei cibi in frigorifero non va fatta casualmente, infatti la temperatura all’interno del frigo è diversificata automaticamente in base alle diverse zone e questo garantisce la buona conservazione degli alimenti a patto che siano collocati correttamente.

5. Evitare lo scongelamento rapido. Gli alimenti vanno scongelati lentamente anche la sera precedente. E’ da evitare lo scongelamento rapido sotto l’acqua calda. Evitare di mangiare panini contenenti carni o altri prodotti elaborati da gastronomia senza che questi vengano nuovamente scaldati ad alte temperature. Il modo più semplice e naturale per scongelare la carne è sicuramente quello di passarla dal freezer al frigorifero ed aspettare: questo metodo richiede un po’ di tempo ma è quello che lascia più inalterate le sue caratteristiche organolettiche, evitando di surriscaldarla troppo.

6. Sbrinare il frigo. Per far funzionare al meglio frigoriferi e congelatori, soprattutto in estate quando la temperatura è più alta, è necessario sbrinarli regolarmente per evitare che si accumuli ghiaccio. Sbrinare il congelatore è fondamentale per garantire un corretto funzionamento dell’elettrodomestico e per fare in modo che gli alimenti in esso contenuti risultino sempre ben conservati. Dunque è bene controllare di tanto in tanto lo stato del proprio freezer, per comprendere quando e se sarà necessario sbrinarlo.

7. Conservare i cibi in contenitori chiusi. Gli alimenti vanno conservati in contenitori chiusi sia in frigo che nel congelatore. E’ bene ricordare che Il pane congelato va conservato in freezer in sacchetti per la congelazione domestica ben chiusi. La frutta in frigorifero dovrebbe essere consumata entro qualche giorno, meglio in ciotole o recipienti di plastica o alluminio, eventualmente coperti da uno strofinaccio umido. Le verdure fresche vanno conservate in frigorifero nella parte meno fredda protetti da sacchetti, che devono essere bucherellati per evitare la condensa dell’acqua. Salumi e formaggi devono essere riposti in frigorifero, protetti da carta alluminio o ben chiusi in sacchetti o avvolti in fogli di carta oleata. Il pesce e la carne meglio conservarli in contenitori di plastica profondi ed ermetici, a cui eventualmente poter aggiungere un sacchetto contenente cubetti di ghiaccio. Ovviamente sempre in frigorifero.

8. Lavare gli alimenti crudi. E’ sempre necessario lavare molto bene frutta e verdura prima di consumarla cruda. risciacquare accuratamente gli alimenti crudi, come frutta e verdura, sotto l’acqua corrente prima di mangiarli, tagliarli o cuocerli (anche se verranno sbucciati)

9. Attenzione alla terra. Prima di tagliare meloni, angurie e cantalupi va tolta accuratamente tutta la terra. Questa frutta va consumata in pochi giorni e conservata in frigorifero coperta o in contenitori chiusi ermeticamente.

10. Attenzione a bambini, donne in gravidanza e anziani. Devo evitare di mangiare carne cruda, prodotti affumicati e formaggi prodotti con latte non pastorizzato.

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