Gli anni a Godrano di don Pino Puglisi raccontati in un Museo

“Non ho paura delle parole dei violenti, ma dei silenzio degli onesti” è la scritta che campeggia su un totem all’ingresso del Museo intitolato al Beato don Pino Puglisi, che, da giovane parroco, guidò la comunità parrocchiale di Maria Santissima Immacolata a Godrano promuovendo i Cenacoli del Vangelo al fine di fare convertire i fedeli a lui affidati come testimonia il vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta che da bambino fu chierichetto del Beato. “Ho conosciuto padre Puglisi all’età di 8 anni – racconta – quando è arrivato a Godrano. Da quel momento il Beato ha dedicato tutta la sua vita alle persone che avevano con lui una continua sinergia, innervando nella comunità i “Cenacoli del Vangelo” perché era convinto che il Vangelo giungendo nelle case della persone determina un momento di conversione come è accaduto a tante persone che erano in lite da anni e grazie a padre Puglisi si sono riconciliate”.

L’idea di istituire l’esposizione permanente realizzata nei locali di proprietà del Comune di Godrano, attigui alla chiesa è stata dell’Amministratore Parrocchiale, don Massimiliano Purpura, di concerto con i fedeli della parrocchia, al fine di dare lustro al servizio svolto da padre Puglisi, dal 1970 al 1978. L’Amministrazione comunale di Godrano, nella persona del sindaco, Epifanio Mastropaolo, ha stipulato con la Parrocchia una convenzione di concessione del locale attiguo alla Chiesa, destinato a Museo. I lavori di ristrutturazione del locale adibito a Museo, si sono svolti grazie alle maestranze  e agli operai volontari locali. “Padre Puglisi ha iniziato qui il suo ministero e pertanto non si può capire senza Godrano – dichiara don Massimiliano Purpura – cioè la sua esperienza qui preparata e vissuta secondo il progetto di Dio. Godrano costituisce la chiave per comprendere chi era il vero Puglisi, era quindi necessario che si materializzasse un museo che raccogliesse non soltanto gli oggetti, ma che si creasse anche un’aula didattica per dare la possibilità a gruppi, scolaresche e quanti qui verranno per fermarsi e riflettere su quello che è stato Puglisi. Il Museo avrà pertanto, il compito non soltanto di tenere viva la memoria ma di promuovere la cultura”.

Il Museo inaugurato da mons. Corrado Lorefice, alla presenza di rappresentanti del mondo della politica, della società civile e numerosi fedeli, oltre ad esporre i paramenti sacri indossati dal Beato, documenti, oggetti personali, quadri appartenuti allo stesso presbitero ucciso dalla mafia il giorno del suo 56° compleanno, presenta le fotografie attestanti la sua esperienza pastorale a Godrano e un grande dipinto, opera dell’artista bagherese Silvana Lanza. I locali sono arricchiti anche da una sala destinata a finalità didattiche, dove si potranno realizzare iniziative culturali, spirituali e formative di vario genere. “Sono molto contento di questa iniziativa promossa da don Massimiliano – ha affermato mons. Corrado Lorefice – perché l’idea del Museo è nata dal cuore di questa comunità. Questo significa che ancora si sente il frutto del suo passaggio in questa comunità e mi auguro che possa essere anche Godrano un punto di riferimento per irradiare la testimonianza di don Pino”.

L’evento ha visto anche la partecipazione straordinaria del Maestro Teresa Nicoletti, compositrice e mezzosoprano lirico, autrice del testo e della musica del brano sacro “Padre Pino Puglisi, Anima Beata”, che ha eseguito, accompagnata all’organo dal Maestro Vito Mandina. Il brano sacro il cui testo e musica originali sono stati da lei composti. L’esecuzione in prima assoluta mondiale è avvenuta davanti alla tomba del Beato, martire della fede, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. Presenti all’evento moltissimi fedeli e il cardinale Edoardo Menichelli. Le manifestazioni sono proseguite presso l’aula consiliare del Comune di Godrano, dove è stato presentato il percorso spirituale naturalistico sulle orme del Beato Giuseppe Puglisi.

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