Le pere fanno bene o male alla pressione alta? Risponde la medicina

Le pere fanno bene o male alla pressione alta? Non esiste una risposta univoca sul fatto che le pere possano aiutare ad abbassare la pressione sanguigna. Uno studio di ricercatori americani sostiene che il consumo di pera fresca può migliorare la pressione sanguigna. Le pere sono un’ottima fonte di fibre e una buona fonte di vitamina C. Una pera media fornisce il 24% del fabbisogno giornaliero di fibre. Inoltre le pere sono prive di sodio, senza colesterolo, senza grassi e contengono 190 mg di potassio. Mangiare una pera al giorno assicura, quindi, una fonte di potassio. In altre parole i benefici della pera possono avere un impatto significativo sulla salute del cuore perché il potassio è un vasodilatatore. Oltre a ridurre la pressione arteriosa, quindi, il consumo di pere riduce anche la tensione, evitando la formazione di coaguli o danni a cuore e arterie. Aumenta, infatti, il flusso sanguigno verso tutte le parti del corpo, portando ossigeno agli organi e favorendone l’efficienza. Le pere migliorano la circolazione del sangue. Quanti soffrono di anemia o di carenza di mineralizzi mangiando le pere ottengono dei grandi benefici.

Le pere contrastano la stanchezza mentale? Sì. Il merito è degli zuccheri che contengono. Le pere sono ricche, infatti, di fruttosio, che è uno zucchero naturale che oltre ad avere un alto potere dolcificante riesce a dare energia. Il fruttosio è uno zucchero semplice che, al contrario di quelli complessi, non deve subire alcun processo digestivo. Per questo è immediatamente disponibili per l’organismo. Ecco perché le pere sono la frutta da consumare nei casi di stanchezza fisica o mentale. Le pere sono tra gli alimenti più ricchi di boro, minerale che favorisce l’assorbimento del calcio, previene la perdita del magnesio e sembra che agisca anche a tutela dell’efficienza delle funzioni mentali. Le pere contengono anche il potassio che contribuisce al corretto funzionamento del sistema nervoso, dei reni e del sistema linfatico, prevenendo anche i crampi muscolari.

Le pere aiutano a digerire? Contengono un’elevata quantità di fibre. Per questo oltre a dare un senso di sazietà agiscono positivamente anche sulla digestione. Le pere, infatti, aiutano a ripulire a fondo il nostro intestino e per questo sono un frutto digestivo molto efficace anche contro la stitichezza. Una sola pera fornisce il 18% del fabbisogno giornaliero di assunzione di fibre. Le pere sono fonti eccellenti di fibre idrosolubili, fra cui la pectina. Questa è una fibra che produce gel, quindi aiuta la muscolatura intestinale a spingere i residui lungo l’intestino. Inoltre lega ed elimina le tossine intestinali. Le pere stimolano la secrezione gastrica e di succhi digestivi così il cibo si muove fluidamente ed è più digeribile. Regolando anche i movimenti intestinali ed ecco perché le pere riducono costipazione, diarrea e feci molli. Inoltre, le fibre contenute nelle pere proteggono il colon dagli effetti dannosi dei radicali liberi e dagli agenti cancerogeni. Le pere sono state collegate alla prevenzione di una serie di tipi di cancro, tra cui quello del colon, del retto, del seno, della prostata e dei polmoni. Per un effetto salutare alla digestione le pere andrebbero mangiate lontano dai pasti. In questo modo aiutano anche a mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo, riducono l’assorbimento degli zuccheri e riforniscono l’organismo di importanti nutrienti. Mangiarle lontane dai pasti è una sana abitudine per chi vuole perdere peso o vuole mantenere il peso-forma ideale. L’ideale è mangiarle a colazione perché ricche di vitamine e sali minerali utili a cominciare al meglio la giornata.

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