Cosa succede a chi smette di bere il latte? Risponde la medicina

Cosa succede a chi smette di bere il latte? Le persone che smettono di bere latte pur avendo una lieve intolleranza rischiano di diventare ancor più intolleranti, perché l’enzima lattasi non essendo più utilizzato dall’organismo perde “l’allenamento”. L’altro elemento da considerare è che nei prodotti alimentari delattosati, il lattosio viene scisso in glucosio e galattosio e il glucosio in forma libera ha un indice glicemico maggiore, mentre i nutrizionisti in una dieta sana e bilanciata suggeriscono di preferire alimenti a basso indice glicemico, ovvero che inducono un minore innalzamento del glucosio nel sangue dopo l’assunzione. Lo sostiene il medico nutrizionista Michele Sculati. La caseina, principale proteina del latte, pare provochi una dipendenza psicologica. In altre parole più formaggio si mangia, più se ne desidera. Nel cervello, quando si beve latte o si mangiano formaggi, si formano le casomorfine. Si tratta di sostanze simil-oppiacee che producono euforia, e fanno sentire il bisogno di ingerire altro latte/formaggi. L’unico modo per interrompere questo ciclo di dipendenza è smettere completamente. Il dottore Colin Campbell, autore di The China Study, dopo decenni di ricerche sostiene che la caseina è un potente promotore del cancro.

Come bere il latte per non fare male? Il latte è un alimento ricco di calcio e vitamina D, sostanze nutritive essenziali per la crescita e la salute delle ossa. Il latte contiene proteine, zuccheri e grassi di origine animale. Il latte più completo è quello intero. Chi vuole ridurre la parte grassa senza rinunciare ai benefici del latte può scegliere quello scremato o parzialmente scremato. La “scrematura”, infatti, elimina i grassi lasciando intatto l’apporto di proteine e zuccheri, come il lattosio, ma soprattutto calcio e vitamina D. Da adulti va bene la classica tazza di latte a colazione o il bicchiere prima di andare a letto. Bisogna prestare attenzione, però, a come si beve il latte. Se con il latte mangiamo dei biscotti non riusciamo a tenere sotto controllo l’apporto calorico.

Cosa succede al corpo se si smette di mangiare latticini? I formaggi sono considerati nemici numero due, dopo gli zuccheri, della dieta. In genere sono tra i primi cibi che si consiglia di sospendere per disintossicare l’organismo. Le porzioni consigliate dalla dieta mediterranea, che come noto prevede di mangiare un po’ di tutto, sono due porzioni al giorno di latte o yogurt, e tre porzioni a settimana da 50 grammi di formaggio. Quando si eliminano improvvisamente dalla dieta i latticini si va incontro ai sintomi dell’astinenza quali stanchezza e insonnia. I formaggi e i derivati del latte sono classificati tra gli alimenti che generano dipendenza in quanto contengono particolari proteine, le caseine, che agiscono sul nostro cervello nella stessa maniera degli oppioidi. «Eliminare completamente i latticini dalla dieta – spiega la dottoressa Angela Laurenza, nutrizionista di MioDottore.it – significa non solo eliminare molti dei nutrienti che aiutano l’organismo a stare in salute, ma potrebbe anche portare all’insorgere di varie patologie che probabilmente non si verificherebbero continuando a consumarli durante tutto il corso della vita». In questo caso è bene sostituire i nutrienti carenti consumando altri cibi che li contengono. Le alternative alle proteine possono essere la quinoa o le mandorle, ma anche i legumi, le uova, il pesce e la carne. Mentre fonti alternative al calcio si possono ottenere consumando più verdure a foglia verde, come spinaci, broccoli o cavolo nero. Prima di intraprendere una completa sostituzione di latte e latticini dalla dieta è bene chiedere un parere al medico di fiducia o a un nutrizionista.

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