Quando bere tè per abbassare la glicemia? Ecco il trucchetto della nonna

Quando bere tè per abbassare la glicemia? Sono diversi gli studi scientifici che hanno dimostrato come Il tè nero sia un vero e proprio elisir per la prevenzione del diabete di tipo 2. Consumato regolarmente sembra avere un effetto preventivo proprio sugli squilibri glicemici. Lo sostiene uno studio epidemiologico condotto dal Data Mining International di Ginevra. Chi consuma questo tè con regolarità si ammala meno di diabete di tipo 2. Tutto questo perché contiene un alto contenuto di antiossidanti. Ecco perché nel bere questo tè si esercita un effetto preventivo verso la glicemia che si alza. Secondo questi studi e da quanto sostengono alcuni siti internet, quindi, il bere questo tipo di tè tutti i giorni mantiene sotto controllo anche la glicemia.

Quali cibi alzano la glicemia nel sangue? Chi vuole tenere sotto controllo la glicemia nel sangue deve stare molto attento alle etichette dei cibi. Spesso i dolci riportano la scritta ‘senza zucchero’, ma poi quando si va a leggere la lista degli ingredienti se ne trova sempre qualcun. Nel leggere le etichette deve scattare l’allarme quando tra i primi ingredienti si trova lo  ‘zucchero’, o lo ‘sciroppo di glucosio’. Anche lo sciroppo do cereali equivale allo sciroppo di glucosio. Bisogna stare attenti nel dolcificare le bevande. Anziché lo zucchero si può il fruttosio. Bisognerebbe bandire dalla propria alimentazione, infine, le bevande già zuccherate come i tanti succhi di frutta industriali.

Quali sono i benefici del tè nero? Bere questo tè significa assumere tanti antiossidanti e in particolare i flavonoidi che aiutano il corpo a prevenire l’invecchiamento cellulare. Questi stessi antiossidanti contrastano l’azione dei radicali liberi e mantengono in salute il sistema cardio-circolatorio. Alcune ricerche hanno messo in risalto che gli antiossidanti sono delle sostanze utili nella prevenzione dei tumori. Bere tè aiuta, quindi, a ridurre il rischio di ictus. Lo ha confermato uno studio scientifico svedese che sostiene ci sia una riduzione del 21% del rischio che si formino coaguli sanguigni nella zona del cervello. Per prevenire l’ictus bisognerebbe bere quattro tazze di questo tè.

Qual è il segreto del tè nero? Questo tipo di tè incoraggia la crescita di alcuni ceppi batterici intestinali che aumentano il metabolismo. A scoprirlo un team di ricercatori dell’Università della California. Anche per questo il tè è in grado di favorire anche la perdita di peso. La ricerca pubblicata sull’European Journal of Nutrition, mostra che i polifenoli d questo particolare tè sono troppo grandi per essere assorbiti nell’intestino. Finiscono così collo stimolare la produzione di batteri buoni che modificano il metabolismo energetico del fegato attraverso i metaboliti intestinali. Questo è una bevanda prebiotica. Favorisce la crescita dei microrganismi del benessere intestinale.

Come si prepara il tè nero? Anzitutto bisogna portare ad ebollizione dell’acqua. Il tè di questo tipo  richiede acqua molto calda e per questo bisogna portala alla piena ebollizione dei 100° C. Mentre per altri tipi di tè, come quello verde, l’acqua va fatta raffreddare un po’ dopo la bollitura non è così per il nostro tè. Una volta riscaldata l’acqua quindi bisogna subito aggiungere l’infuso. Versa l’acqua, quindi, sul filtro di tè in modo da agitare le foglioline. Quando si avrà tutto questo si avrà anche la certezza che si è di fronte ad una infusione ottimale. Una volta versata l’acqua calda bisogna lasciare in infusione il tè per qualche minuto. In questo modo si avrà una bevanda con i tanti suoi benefici.

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