Cosa succede a chi mangia i cachi con la glicemia? Incredibile

E’ un frutto altamente energetico, raccomandato soprattutto in caso di inappetenza. E’ sconsigliato in caso di diabete a causa dell’alto indice glicemico che provoca un innalzamento repentino della glicemia.

Quanti cachi si possono mangiare in un giorno?

Meglio limitarsi a un frutto al giorno. Solo così si evita il rischio di fare il pieno di glicemia e calorie. Ove si decide di consumare i cachi dopo pranzo o cena è bene rinunciare a pane e pasta. Questi frutti non sono adatti a chi è in sovrappeso. La medicina tradizionale cinese sostiene che i cachi nutre i polmoni, dissipa il calore patogeno, ridurre le emorragie interne e i coaguli di sangue, aiuta il sistema digestivo e alle emorroidi.

Cosa succede se mangi tanti cachi?

Si hanno picchi di glicemia. Per il ricco contenuto di fibra insolubile, che ha l’effetto di aumentare il volume fecale a livello intestinale, aumenta il transito intestinale favorendo l’evacuazione. I cachi sono lassativi naturali, indicati in caso di stipsi. Questi frutti sono ricchi di nutrienti, anche se è bene non abusarne. Sono particolarmente indicati nel caso si soffra di stipsi, dato che infatti fungono da potente lassativo. Essendo inoltre ricchi di zucchero sarebbe bene consumarli con regolarità, senza esagerare per la glicemia. I cachi sono un frutto ricco di nutrienti. all’interno di un regime alimentare ipocalorico andrebbe sostituito da un altro frutto meno calorico.

Chi non può mangiare cachi?

Chi soffre di diabete o è in sovrappeso. Ecco una classifica della frutta che può mangiare il diabetico in funzione dell’indice glicemico. Al primo posto c’è l’avocado con un indice pari a 10. E’ un frutto ricco di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti. In un etto di questo ci sono circa 160 calorie e la presenza di fibre, grassi buoni, vitamine del gruppo B, vitamina K, potassio, vitamina E e vitamina C. I cachi non vanno mangiati da chi è in sovrappeso perché sono un po’ più calorici e ricchi di zuccheri che fanno male alla glicemia. Un etto di questo frutto, con buccia giallo arancio, fornisce 65 calorie.

Quali sono le controindicazioni dei cachi?

Non vi sono eccessivi effetti collaterali. Attenzione però a limitarsi nel mangiare a quantitativi moderati. Se mangiato in dosi eccessive, infatti, può favorire picchi glicemici. E’ un frutto anti-stress, anti-stanchezza e protettivo di stomaco, pancreas, milza e intestino. Se mangiati acerbi, nella loro ricchezza di tannini, i cachi diventano astringente e utili quando si seguono terapie di tipo antibiotico che mettono a dura prova l’intestino. Ecco chi dovrebbe evitare di mangiarli.

  • Soggetti diabetici.
  • Soggetti in sovrappeso.
  • Chi ha il colesterolo alto.
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