Nasce il CTS del comparto sociosanitario di Confindustria Sicilia. Il comitato etico sarà guidato da Mons. Marciante

Presieduto dal professore Gaspare Gulotta. Il comparto sociosanitario di Confindustria Sicilia si dota di un Comitato tecnico scientifico  e di un comitato etico anche alla luce delle notizie di cronaca che hanno acceso i riflettori sui maltrattamenti registrati in alcune case di riposo e reside nze per anziani. A guidare il comitato tecnico scientifico sarà il professore Gaspare Gulotta del policlinico di Palermo, mentre il comitato etico sarà guidato dal vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante.
Nella sede di Confindustria Sicilia, a Palermo, sono stati presentati i componenti del Cts, che oltre a Gulotta sono Vito Giovia, coordinatore, Mario Tumminello, Giovanni Riggio, Leonarda Leni Sausa, Ignazio Tozzo, Lorenzo Maniaci, Marco Fiorella,
Giuseppe Franco, Ernesto Zingarelli, Rosario Calanni. Tra i presenti, l’assessore alla salute Riggero Razza, il presidente
di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese, il presidente del comparto socio sanitario Francesco Ruggeri e il vescovo
Marciante.
“Abbiamo insediato oggi il Comitato tecnico scientifico – dice Francesco Ruggeri, presidente del comparto sociosanitario di Confindustria Sicilia – composto da spiccate personalità che operano in campo medico, scientifico, manageriale, amministrativo con l’impegno a collaborare con la Regione Siciliana. Al nostro comparto aderiscono residenze sanitarie assistite, comunità terapeutiche assistite, comunità alloggio, ma anche società che si occupano di riabilitazione”.
“La nascita del comitato tecnico scientifico e del comitato etico del comparto sociosanitario significa trasmettere all’opinione pubblica le potenzialità di un ramo importante della sanità siciliana – aggiunge Alessandro Albanese – Il confronto tra istituzioni non sempre è scontato, con l’assessore Razza abbiamo stabilito un dialogo costruttivo nell’interesse di cittadini e imprese. Oggi quello che serve, però, sono semplificazione, digitalizzazione, formazione del personale che va riqualificato, energie nuove all’interno dell’amministrazione regionale, questa è la sfida per tutti dei prossimi 5 anni”.

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