Mangiare 80 grammi di pasta prima di dormire. Cosa succede al cuore, alla glicemia e al colesterolo?

In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “The Lancet Public Health” si sostiene che mangiare pasta a cena fa bene perché favorisce il rilassamento muscolare. La pasta apporta la vitamina B1 che è molto importante in quanto stimola la produzione di serotonina.

Quali sono i benefici della pasta?

La pasta accelera il metabolismo, fornisce gli zuccheri complessi importanti per gli sforzi fisici e mentali. La pasta aiuta a pensare perchè apporta le molecole necessarie a sapere gestire attenzione e concentrazione. Fra tutti i carboidrati è quella che ha l’indice glicemico più basso. Per questo sazia molto presto ed offre quelle proteine che proteggono anche il cuore.  Contiene poco sodio e abbassa la pressione.

A cosa fa male la pasta?

Bisogna stare attenti alla pasta fresca in quanto viene prodotta con farina o semola di grano. In questo caso quanti soffrono di intolleranza al glutine devono prestare molta attenzione prima di mangiarla. Si rischia, infatti, di andare incontro a diarrea, dolori articolari, depressione, emicrania e anche annebbiamento mentale.

Cosa contiene la pasta?

La pasta contiene carboidrati complessi che forniscono energia a lento rilascio. Quelli semplici, infatti, avendo una struttura più corta vengono assorbiti rapidamente dal nostro organismo a danno della glicemia. Per quelli complessi il nostro corpo impiega più tempo ad assorbirli. Contiene anche il glucosio: fonte di energia per i muscoli ma anche per il cervello. La pasta ha un basso indice glicemico che protegge il cuore, previene alcune patologie cardiovascolari e regola la glicemia. Grazie alle fibre quella integrale previene i tumori.

Quali cibi fanno dormire meglio?

Le noci contengono il triptofano che è una sostanza molto importante per la produzione della serotonina che regola i ritmi circadiani e sincronizza il ciclo sonno-veglia. Un livello alto di serotonina porta tranquillità ma anche serenità. Al contrario la sua carenza produce la tendenza al pessimismo, ansia, la fame nervosa e la tendenza a soffrire tutti i giorni di emicrania.

Le fave fanno bene alla glicemia?

In un etto di fave si trovano 8 grammi di fibre. Proprio grazie alle tante fibre che apportano aiutano a tenere a bada i livelli di glicemia presenti nel sangue. Secondo alcune ricerche sono un ottimo alimento che previene il diabete ed quindi anche la glicemia. Il motivo sta nel fatto che le fave non vengono assorbite subito dall’intestino, riducono quindi l’assorbimento dello zucchero ed evitano anche che aumentino gli zeccheri.

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