Se vuoi vedere la città più alta d’Italia ecco la località siciliana che devi subito visitare

E’ il capoluogo di provincia più alto d’Italia. L’altitudine del centro abitato raggiunge i 992 metri sul livello del mare. Per la sua centralità geografica gode di vedute panoramiche mozzafiato. E’ la città di Enna che per questo è conosciuta anche come il ‘‘belvedere della Sicilia“. E’stata roccaforte quasi inespugnabile di sicani e greci ma anche di romani, bizantini e arabi. Vi si difesero anche normanni, svevi e aragonesi. Conta 27.268 abitanti. E’ circondata da boschi di pini, querce e faggio. Possiede preziose oasi di pioppi, salici e olmi. E’ una zona con un numero elevato di agriturismo.

Un po’ di storia

La storia di Enna si perde nella notte dei tempi. Anticamente era il centro del culto di Demetra e della figlia Kore. Fino all’858 rimase sotto i bizantini. Vi trasferirono il comando militare e amministrativo per la sua importanza come città strategica. Il periodo arabo fu quello della rifioritura. Fu governata dall’emiro Kaid e venne identificata come nuova capitale musulmana della Sicilia. Venne chiamata Qasr-yannih, che vuol dire castello di Enna. Al conte Ruggero dei Normanni non è stato facile espugnarla. Per farlo ha dovuto impiegare quasi quindici anni di assedio. Quando fu eretta a capoluogo di provincia, Enna aveva circa 20.000 abitanti e conosceva solo l’agricoltura e l’estrazione dello zolfo.

Il Castello di Lombardia con la Torre Pisana

Il giro di Enna non può non iniziare dal centro storico e dalla sua cima più alta dove si trova il grande Castello di Lombardia che nei secoli è diventato il simbolo della città. A costruirlo sono stati i Normanni nel XIII secolo. Hanno scelto quel luogo perché era imprendibile. Il suo nome, invece, lo deve ai cavalieri lombardi che lo hanno presidiato. Si estende per 27 chilometri quadrati. Alle origini aveva ben 20 torri. Oggi se ne possono ammirare solo 6 che sono perfettamente conservate. La più bella ed affascinante è la Pisana. Anche questo luogo deve il suo nome a chi l’ha presidiata in epoca normanna: i fanti della città toscana.

A pochi minuti dal Castello c’è la Rocca di Cerere. Anche questa veniva utilizzata per difendesri dai nemici. Al suo interno sono stati ritrovati reperti risalenti alla preistoria. Si possono visitare grazie agli scavi che vi sono stati effettuati. Questa Rocca deve il suo nome al tempio dedicato a Demetra. E’ la dea greca dei raccolti che nella mitologia romana si chiammava Cerere. Di questo periodo però oggi in quel rudere non vi si trova proprio nulla.

Da non perdervi la Torre di Federico II

Un’altra attrazione unica è la Torre di Federico II. Anche questa è una costruzione realizzata nel medioevo per difendersi dai nemici. Ha una rarissima forma ottagonale. La storia nara che proprio Federico II l’avrebbe utilizzata come residenza estiva durante i suoi viaggi in Sicilia. E’ alta 24 metri e si trova davvero in un luogo molto strategico. Vi si possono ammirare panorami davvero unici. Nel passato è stata anche utilizzata per studi astronomici e fisici.

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