Se vuoi vedere il comune più autentico della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

In Italia è nata l’associazione dei Borghi Autentici. Riunisce piccoli comuni che si sviluppano attorno alla sostenibilità, al rispetto dei luoghi e delle persone. L’obiettivo è qiello di riscoprire i borghi italiani quali luoghi da vivere, sostenere e preservare. Vi fanno parte sei comuni della provincia di Palermo. Oggi vogliamo farvi conoscere qual è secondo noi il comune più autentico della Sicilia. Conta 7.989 abitanti. Si trova a 521 metri sul livello del mare. I suoi abitanti si chiamano caccamesi. Stiamo parlando del comune di Caccamo. Fra le sue attrazioni una visita merita il Castello.

Cosa vedere a Caccamo?

Alcuni libri sostengono che Caccamo è stata fondata dai Cartaginesi. La leggenda dice che alcuni di loro in seguito alla sconfitta subita nel 480 a.c. a Himera si sono rifugiati verso l’interno fondando una città a cui danno come nome Caccabe. Ecco alcune delle attrazioni di Caccamo che meritano di essere visitate. Il Castello medievale che è uno dei più imponenti d’Italia. La Torre Pizzarrone costruita intorno al 1089  all’esterno della cinta muraria dell’abitato. Il Ponte chiaramontano costruito nel 1307 per creare un collegamento con la città di Palermo.  La Diga Rosamarina costruita sul fiume San Leonardo a circa 6 km dalla foce. Nella città di Caccamo vi sono 46 chiese. Da visitare è il Duomo di San Giorgio Martire, risalente al 1090.

Il Castello medievale

Il Castello è il simbolo di Caccamo. Gli storici dicono che è la più grande struttura architettonica difensiva medievale dell’Isola. E’ stato progettato all’inizio come torre di avvistamento. In seguito come fortilizio. Infine anche per controllare le vie di comunicazione verso l’interno dell’Isola. Nel Medioevo era una fortezza situata su un costone roccioso. L’orto del castello era disposto in terrazze. Ins eguito con l’avvento delle 14 nobili famiglie che l’hanno avuto in possesso sono state costruite pareti a strapiombo e botole segrete. Vi sono stati aperti anche dei sotterranei per unire tutte le torri di guardia. Vi sono state alzate delle forche e sscavate celle. Sono stati anche escogitati alcuni trabocchetti per fare spsarire gli ospiti non graditi. Dopo i recenti restauri il Castello si presenta merlato alla “ghibellina”. E’ munito di solidi bastioni e massicce torri. E’ chiuso da una compatta cortina muraria nella quale si aprono diverse feritoie ma anche delle logge. Vi troviamo finestre monofore, bifore e trifore ogivali. Il Castello oggi è meta privilegiata di visitatori italiani ma anche molti stranieri. La leggenda narra che il Castello oggi è abitato da un fantasma. E’ una giovane suora, figlia di uno dei tanti signori che lo abitarono. La ragazza si sarebbe  innamorata di un soldato. Il padre l’avrebbe osteggiata portandola in un convento. Qui è morta di dolore.

Da gustare la salsiccia di Caccamo

A Caccamo bovini, suini, ovini e caprini sono allevati ancora con prodotti del territorio. Per questi si hanno carni pregiate per grigliate che riportano ai sapori di una volta. Fra questi spiccano: il capretto al forno e la salsiccia di maiale arrostita o al forno con i qualuzzi. da non perdersi la gustosissima salsiccia “pasqualora” e la tradizionale frittedda con piselli freschi o favette verdi.

 

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