L’alimentazione nell’ambito della gestione della glicemia alta (condizione banalmente e generalmente definita zuccheri alti) è un aspetto fondamentale per evitare che i livelli di glucosio presente nel sangue possa scaturire effetti anche molto negativi. La glicemia alta, chiamata scientificamente iperglicemia o anche prediabete è esattamente una condizione che porta un organismo umano ad avere maggiori difficoltà a gestire i livelli di zuccheri. Sebbene spesso associata al diabete vero e proprio, nello specifico al più diffuso tra gli adulti, quello definito mellito tipo 2, l’iperglicemia può essere anche scaturita da una condizione momentanea, ad esempio durante un particolare regime di farmaci. Inevitabilmente è la dieta uno degli aspetti ad essere condizionato da questa condizione, soprattutto gli alimenti più tradizionalmente zuccherini. Chi soffre di glicemia alta, può mangiare i fichi?
Cosa succede a chi mangia i fichi con la glicemia alta?
I fichi sono frutti tendenzialmente “bannati” dalle diete dei diabetici e di chi soffre di glicemia alta, questo perchè naturalmente associati ad una tipologia di frutta zuccherina. E’ effettivamente vero, in quanto i fichi sono piuttosto ricchi di zuccheri della frutta, ma sono altresì ricchi nutrienti utili come sali minerali (in particolar modo il magnesio) e soprattutto di fibre.
Sono questi elementi che permettono al fico di essere gustato senza particolari problematiche anche da parte di chi soffre di glicemia alta, in quanto quasi l’80 % della costituzione del frutto è composto da acqua, e questo dettaglio, in combinazione con i nutrienti citati, garantisce un carico glicemico piuttosto basso, che permette il consumo di moderate quantità di questa variante di frutta.
E’ consigliabile per questo motivo consumare prevalentemente e i fichi freschi, non esagerando con le porzioni (al massimo un paio al giorno).
In definitiva, basta sapersi regolare, ricordando che non è solo la dieta a condizionare l’incidenza della glicemia alta, ma in generale uno stile di vita errato, ad esempio una condizione sedentaria permanente, ma anche l’assunzione di alchol e fumo non fanno altro che complicare la condizione in questione.
