Se vuoi vedere il comune più fedele della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

E’ un comune in provincia di Messina. I suoi abitanti sono chiamati novaresi. Il suo patrono sono Maria Santissima Assunta e sant’Ugo abate. Le feste il 15 e il 16 agosto. Stiamo parlando di Novara di Sicilia che sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l’antica Tindari. Ci sono 5 modi per andare da Catania a Novara di Sicilia in bus, taxi, treno o in macchina. E’ il comune più fedele della Sicilia. Fra i divertimenti passeggiate a cavallo, trekking, escursioni nella pineta Mandrazzi, tiro al piattello, tennis, gioco della trottola (paòrgiu).

Un pò di storia

Con i greci si chiamava “Noa”. E’ una parola sicana che significa “maggese”. Stava ad indicare la tanta produzione di frumento che si aveve in quei secoli. Con i Romani il nome diventa Novalia che sognifoica ancora “campo di grano” Sono stati gli arabi che l’hanno chiamata Nouah per indicare il luogo come giardino, orto e fiore. Nel medioevo il nome dapprima è Nucaria, poi Noara e alla fine Novara di oggi. Tra le date da ricordare abbiamo. Il 1171 quando Sant’Ugo, durante il periodo normanno, fonda l’abbazia di Santa Maria Nucaria. E’ il primo monastero cistercense in Sicilia. Nel 1298 l’abitato di Novara è già censito come castrum Nucariae. Il massimo svilippo si ha nel XVII secolo quando Novara raggiunge il suo massimo sviluppo. A quest’epoca risale tutto il poatrimonio edilizio che anocra oggi si conserva.

Il mulino Giorginaro di Novara

Il Mulino Giorginaro è un piccolo gioiello di Novara di Sicilia. E’ stata custodito nel tempo senza mai cambiarne alcuna disposizione. E’ un Mulino ad acqua con ruota orizzontale. Ancora oggi vi si macina il grano e se ne produce vera farina integrale. Vengono selezionati i grani autoctoni come il Russello, la Maiorca, senatore cappeli e Timilia. Anche se la sopra elevazione del Mulino risale al 1690 di fatto le origini sono fra il 1300 e ì400. La zona di macinatura è quindi antica. Una visita merita anche la chiesa più antica del paese. E’ la Chiesa di San Francesco D’assisi. La leggenda narra che a fondarla è stato Sant’Antonio di Padova. Quando si è recato a Patti sarebbe passato da Novara di Sicilia dove avrebbe dato vita al convento e alla Chiesa. La costruzione di questa chiesa risale al 1300. E’ ad una navata e vi si trovano 6 cappelle con altari. Su quello maggiore si venera un crocifisso ligneo che risale molto probabilmente al tempo dei frati. Molto bella anche la Chiesa di san Giorgio. Risale al XV secolo e con molta probabilità è stata edificata dai Normanni. Da visitare anche il Castello. Oggi vi si trovano solo i resti di un torrione. Questo castello ha avuto molta importanza nel passato. Poi terremoti e frane lo hanno distrutto.

Da non perdersi la pasta ‘ncasciada di Novara

E’ un piatto tipico di Novara di Sicilia. La pasta viene condita con ragù di vitello e castrato. Vi si trovano anche polpette sbriciolate, melanzane, uova e pan grattato. Un altro piatto tipico che si chiama ” lempi e trori” si prepara con fagioli, cicerchia, lenticchie, grano e granoturco bolliti e conditi. Da gustare anche i frittui. E’ la carne di maiale mista a lardo. Viene lessata insieme a cotiche, trippa e altri pezzi di carne dello stesso maiale.

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