Se vuoi vedere il comune più gentile della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

La gentilezza è un modo di essere sano ed equilibrato. In particolare nei rapporti interpersonali. E’ un atteggiamento che comprende generosità, umiltà e disponibilità. Qual è il comune più gentile della Sicilia? Abbiamo cercatop nella rete ed abbiamo scoperto che esiste il primo comune gentile della Sicilia. Conta 51.000 abitanti, fra i suoi confini vivono 16.000 famiglie, ha un reddito medio di 8.000 euro e l’eta media dei suoi cittadini è 42 anni. Stiamo parlando di Mazara del Vallo che fra i suoi piatti tipici ha il Cour cous.

Un pò di storia

La Storia di Mazara del Vallo inizia nel paleolitico superiore. Presso Roccazzo sono state rinvenute tracce di grattatoi, lame di selce, bulini. Si hanno tracce di insediamenti umani anche durante il periodo neolitico. A Grotticella sono state trovate in tals enso delle tombe. Mazara del Vallo è il primo comune gentile della Sicilia. Mazara è stata dichiarata ‘Città Gentile’. Il tutto è stato ufficializzato con l’evento celebrativo “Semi di gentilezza, la danza dei valori”. Mazara del Vallo è nominata primo Comune “Gentile” in Sicilia.

Il Museo del satiro danzante

Il Satiro Danzante di Mazara del Vallo è il simbolo della bellezza mediterranea. E’ stato recuperato nel canale di Sicilia. Si tratta di una statua di bronzo, realizzata sul finire del IV secolo a.C., attribuita alla scuola del grande artista, Prassitele. Oggi è esposta nel Museo di Sant’Egidio di Mazara del Vallo. Questo Museo si trova all’interno di una chiesa sconsacrata costruita nel XVI secolo. Dal 2005 ospita la preziosa statuta del satiro danzante. Il Satiro è stato trovato nella primavera del 1997 quando a galla venne fuori la gamba sinistra. Il 4 marzo del 1998  è stato recuperato il corpo privo dell’altra gamba e delle braccia. Con molta probabilità la statua faceva parte di un carico di una nave naufragata tra la Sicilia e Capo Bon. Questo quando la zona nell’antichità era di grande diffusione del commercio antiquario.

Il Satiro è stato realizzato nel momento dell’estasi della danza orgiastica. Ruota sulla gamba destra e impugna i simboli del culto. Nella sinistra il kantharos  che è il calice per il vino. Nella destra porta la canna del tirso ornata da un nastro e coronata da una pigna. Sulla spalla portava una pelle di pantera. Il suo atteggiamento fa pensare al delirio della danza vorticosa. Il capo è abbandonato, la chioma fluente e le labbra socchiuse. In questo Museo oltre al capolavoro di Prassitele si possono ammirare altri reperti provenienti dalle acque del canale di Sicilia.

A Mazara va mangiato il Cous cous

Mazara è stata la prima città conquistata dagli arabi nell’827. Per questo è stata anche la prima città siciliana dove è arrivato il cous cous. Oggi è il piatto dell’integrazione e della pace tra i popoli. Oltre a sostituire il pesce alla carne il cous cous di Mazara lavora a mano la semola che è più grossolana in Sicilia rispetto all’uso magrebino.

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