Il Carnevale di Termini Imerese nei meravigliosi anni ’60: la transizione e la prima rinascita

Il Carnevale di Termini Imerese nei meravigliosi anni ’60: la transizione e la prima rinascita.
Gli anni Sessanta furono molto impegnativi per il rilancio del Carnevale di Termini Imerese. Il banco di prova fu la scelta di importare da Viareggio degli elementi costruttivi, già utilizzati nelle sfilate precedenti. Una decisione questa, peraltro inevitabile, essendo una necessità logistica di forza maggiore causata dall’astensionismo delle maestranze locali.
In realtà, una rappresentanza del comitato organizzativo termitano, visitò le “officine” della Capitale del carnevale.
E dopo previ accordi sulla scelta di recuperare le forme e i diversi soggetti carnascialeschi in cartapesta, questi ultimi furono spediti da Viareggio a Termini Imerese, giungendo attraverso la strada ferrata. Una volta arrivati in stazione, “i pezzi da montare” vennero caricati sui camion e portati nel cantiere di lavoro: la storica grande autorimessa all’interno dell’ex Caserma La Masa. Questo ambiente fu inizialmente il luogo di lavoro dei maestri termitani, e rimase tale per tutti gli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta e buona parte degli anni Ottanta.

Tra i soggetti allegorici provenienti da Viareggio, ci fu anche il “Re Carnevale”, ossia il “Complesso di apertura” ufficiale della manifestazione del 1955, opera dello scultore Alfredo Morescalchi (1900 – 1987). Il Morescalchi, come ci riferisce il Maestro Enrico Vannucci (1): “È stato tutto, scultore, costruttore, ricercatore, perfezionista e uomo colto e modesto”.

L’allegoria viareggina una volta arrivata a Termini Imerese venne parzialmente modificata, da come si evince dalla foto originale: infatti, il sonaglio per bambini (tenuto con la sinistra, in siciliano “scrusci-scrusci p’ ‘i picciriddi”) venne sostituito con un altro di foggia rotondeggiante, mentre il seggiolone fu relativamente abbassato.

Nel periodo carnascialesco, le maestranze locali, nello specifico, “Il comitato organizzatore”, si trovò a cooperare fianco a fianco, con l’equipe delle maestranze viareggine venuti in ausilio per assemblare le parti dei loro carri. La collaborazione durò per circa un decennio (Cfr. G. Longo, Carnevale di Termini Imerese 1963: Marilyn Monroe cambia carro…, “Cefalunews”, 17 marzo 2017).
Tuttavia, nel 1968 la nota manifestazione non si svolse a causa del terremoto, avvenuto nella notte del 14 e 15 gennaio, che colpì una vasta aerea della Sicilia occidentale interessando le zone della Valle del Belìce e le province di Agrigento, Palermo e Trapani.

Nella seconda parte degli anni ‘60, le sfilate dei carri allegorici mantennero lo stesso leitmotiv.

Pertanto, per le strade cittadine ci fu la passerella, un pot-pourri di carri allegorici, solitamente sei o sette, dalla tematica varia: dai soggetti fantastici, o dalla vaga satira politica. Il comitato organizzatore si occupò personalmente di preparare il carro dei “Nanni”. Grandi consensi di pubblico ed un grande successo ottenuto. Gente proveniente dalle zone limitrofe assieparono, nel corso della manifestazione, le strade di Termini Bassa e Alta.
Gli itinerari della sfilata rimasero immutati come per gli anni ‘50 (Cfr. G. Longo, I “Nanni” del carnevale di Termini Imerese e di Trapani negli anni Cinquanta, “Cefalunews”, 1 febbraio 2023)
Possiamo percepire l’esito certamente positivo di questo decennio di Carnevale, in particolar modo l’edizione del 1963 attraverso la relazione stilata dall’allora sindaco di Termini Imerese, dott. Francesco Candioto e dal presidente della Associazione Turistica “Pro Termini” (antesignana dell’attuale Pro-Loco), il Cav. Vito Salvo (per ulteriori approfondimenti, (Cfr. G. Longo, I “Nanni” dei carnevali di Palermo e Termini Imerese, Cefalunews, 5 febbraio 2016).

Il già costruttore di carri allegorici, Giuseppe Aglieri Rinella, il quale ci ha informato su questo “speciale decennio”, ricorda con nostalgia tre carri allegorici, a suo avviso molto belli:

il Re Carnevale, la figura in cartapesta di un uomo con i baffi, dalle sembianze fanciullesche, che muoveva gli occhi, le ciglia, e la lingua, seduto su un seggiolone, facente da trono, che impugna a destra e sinistra una forchetta e un sonaglio. Questo personaggio fece per molti anni da apri pista alla sfilata carnascialesca, al seguito di parecchi “pupi” appiedati. Poi, rammenta ancora il signor Aglieri Rinella: «tra gli altri carri ci fu anche quello concernente la satira politica, “Matrimonio impossibile”, riproducenti Aldo Moro e Pietro Nenni (Moro raffigurava la sposa, Nenni lo sposo)» e, infine, un’altra rappresentazione allegorica di cui, purtroppo, il signor Giuseppe non ricorda più il nome. Certamente, fu un carro a tema e ritraeva una disciplina sportiva, lo sci nautico, dove la sciatrice campeggiava sul carro a braccia larghe.
I soggetti allegorici provenienti da Viareggio, e variamente montati sui carri carnascialeschi di Termini Imerese, furono in voga per tutti gli anni Sessanta del XX secolo.

Note:
(1) Enrico Vannucci, figlio del pittore e decano dei maestri costruttori dei grandi carri di cartapesta Carlo “Bocco” Vannucci.

Bibliografia e sitografia:

1. Luigi Ricotta, Aspetti del folklore di Termini Imerese, Università degli Studi di Palermo, Facoltà di Lettere, Relatore prof. Giuseppe Cocchiara, A.A. 1956-57, Tesi di Laurea inedita, 268 p.
2. Giuseppe Navarra, Termini com’era GASM, 352 pp. 2000.
3. Giuseppe Longo 2016, I “Nanni” dei carnevali di Palermo e Termini Imerese, Cefalunews, 5 febbraio.
4. Giuseppe Longo 2017, Carnevale di Termini Imerese 1963: Marilyn Monroe cambia carro…, Cefalunews”, 17 marzo.
5. Giuseppe Longo 2023, I “Nanni” del carnevale di Termini Imerese e di Trapani negli anni Cinquanta, “Cefalunews”, 1 febbraio.
6. Giuseppe Longo 2018, Il quartiere fuori Porta Palermo e l’infondata “leggenda” dell’origine del Carnevale di Termini Imerese, Cefalunews 24 agosto.
7. Giuseppe Longo 2018, “Il binomio Palermo-Termini, tra porte civiche, manifestazioni carnascialesche e “gustose” leggende metropolitane”. Cefalunews, 22 dicembre
8. Giuseppe Longo 2023, Il nuovo imperativo del 2023: buttiamo un quarantennio di fake news sul Carnevale di Termini Imerese! Cefalunews, 11 gennaio.
9. Giuseppe Longo 2023, Carnevale di Termini Imerese:la fiaba obsoleta dei Napoliti, con una nostra retrodatazione all’Epigravettiano superiore, Cefalunews, 25 gennaio.

  1. Foto di copertina: Re Carnevale, Carnevale di Termini Imerese anni Sessanta. Ph. gentilmente concessa Antonino Surdi Chiappone.
    2. Foto a corredo dell’articolo: Carnevale di Viareggio 1955, “Re Carnevale”. Ph. Collezione privata.

Giuseppe Longo

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