Lo strano caso di una Fortezza Volante abbattuta da un caccia di produzione americana

Lo strano caso di una Fortezza Volante abbattuta da un caccia di produzione americana.
Il 12 giugno 1943 il pilota di un caccia P38 Lightning, “nuovo di zecca”, in volo verso l’isola di Malta, smarrì la rotta di volo e per errore atterrò sul campo di aviazione nemico, quello di Capoterra in Sardegna.
Ho avuto modo di conversare telefonicamente con il dott. Giovanni Pesce (1) e abbiamo deciso di rammentare questo avvenimento poco conosciuto. Pertanto, passiamo ora ad esaminare quel che avvenne, l’11 agosto di ottanta anni fa, chiedendo all’intervistato di raccontare e commentare questo insolito episodio.
«Nelle vicende belliche non sempre le cose vanno come si era previsto e spesso accadono fatti alquanto contorti. Nelle discussioni delle ultime settimane avevamo disquisito di caccia USA P38 e di Fortezze Volanti B17; ebbene nell’estate 1943 un P38 con insegne italiane riuscì ad abbattere un B17 nei cieli italiani. Il P38 e il B17 erano in quei giorni i più potenti velivoli della loro classe, purtroppo la nostra industria nazionale non era in grado di produrre velivoli del genere con quella qualità e soprattutto quantità.

Il 12 Giugno ‘43 un P38 Lightning (probabilmente un “F” o “G”) nuovo di fabbrica, diretto a Malta, sbagliò rotta ed atterrò a Capoterra (Ca): il pilota fu preso in consegna dai Regi Carabinieri ed il velivolo divenne “preda bellica” italiana.

Furono applicate al P38 le vigenti insegne della Regia Aeronautica (Stemma Savoia, Fasci Littori, 2 fasce bianche nelle travi di coda) e venne allertato il miglior pilota del Reparto Esperienze di Guidonia, Col. Angelo Tondi.
Tondi si recò in Sardegna, e il giorno seguente trasferì a Guidonia il P38. Il trasferimento non fu privo di problemi: il primo problema consisteva di evitare di essere attaccato da aerei dell’Asse ed il secondo problema riguardava la non conoscenza della lingua inglese da parte del pure esperto pilota Col. Tondi. Durante il volo, il pilota sperimentò quasi tutti i comandi e quando azionò un pulsante “Canopy” il tettuccio dell’abitacolo fu lanciato in aria lasciando la cabina di pilotaggio, pilota compreso, a cielo scoperto.
Gli specialisti di Guidonia ricostruirono velocemente il pezzo ed il P38 fu pronto per un’azione militare.
L’11 Agosto ‘43 il Col. Tondi si preparò per un attacco ad una formazione di Quadrimotori alleati. Si portò in zona Torvaianica, sempre scortato da un caccia italiano Macchi C205 e si avvicinò alla formazione alleata. Dopo un finto duello con il C205 pilotato da Franco Benato, si lanciò in una serie di attacchi al Combat Box dei bombardieri.

Nei pressi del Circeo riuscì, in un attacco frontale, ad abbattere un bombardiere ed a colpirne efficacemente altri. Ricevette in cambio uno spray di colpi che però non danneggiarono gravemente il P38.

Nella relazione rilasciata da Tondi fu scritto che era stato abbattuto un B24 americano.

Gli americani presero a male la vicenda e raccomandarono ai loro piloti di stare attenti a questo pilota di P38. Comunque presero la decisione di fare scortare, in Italia, i Combat Box da bombardamento da gruppi di aerei da caccia.
Inoltre, nacquero alcune leggende romanzate basate su un personaggio tal Guido Rossi, pilota del P38 della Regia Aeronautica che poi sarebbe stato abbattuto da un pilota USA durante un’azione di bombardamento su Pisa; ma dalle testimonianze dei piloti italiani che hanno partecipato a quel combattimento non vi è alcuna menzione di presenza di P38.
Dall’altra parte esiste un racconto, senza conferme ufficiali, di un P38 veramente americano, che avvicinatosi solitario ad una formazione di aerei da bombardamento sia stato abbattuto da fuoco amico.
Dopo l’8 Settembre 1943 quel P38 fu abbandonato dalla R.A., ed andò distrutto durante un bombardamento alleato di Giugno 1944. Il Col. Angelo Tondi, già pilota personale di Mussolini, scelse il passaggio nell’Aeronautica Nazionale Repubblicana ed a fine guerra fu epurato e radiato dalla Regia Aeronautica.
Nel 2008 ho ritrovato la documentazione USA relativa a quel combattimento ed ho collaborato, con mio padre [N. d. R. Giuseppe Pesce, Generale di squadra aerea] alla stesura di un articolo sull’argomento.
L’aereo abbattuto non era un B24, bensì un B17F e comunque gli aerei colpiti da Tondi e non rientrati alla base erano 2, ovvero un secondo B17F atterrò fuori campo in Tunisia in quanto impossibilitato a raggiungere la base aeroportuale prevista».

Note:
(1) Giuseppe Longo 2023, Velivoli impiegati nella trattative tra Alleati ed italiani per l’Armistizio “Corto” del Settembre ’43, Cefalunews, 13 ottobre.

Bibliografia e sitografia:

Mantelli Brown, B-17 Flying Fortress – La Fortezza Volante, REI (Rifreddo), 2017.
Mantelli – Brown – Kittel – Graf – P-38 – P-39 – P-40, R.E.I. Editions, 2017.
www.aeronautica.difesa.it
www.difesa.it

Foto a corredo dell’articolo, P38J Lightning, tratta dal sito: https://ww2aircraft.net

Giuseppe Longo

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