La voce degli agricoltori e dei pescatori siciliani non rimane inascoltata. In risposta alle crescenti preoccupazioni espresse da questi settori vitali, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, assicura che il governo sta agendo con determinazione per affrontare le sfide emergenti.
In un incontro istituzionale tenutosi a Roma, Schifani ha dichiarato: “Il mio governo è impegnato a fare tutto il possibile per affrontare tempestivamente le crisi attuali, che, tra l’altro, sono aggravate dal cambiamento climatico. Stiamo anche lavorando per sensibilizzare sia la politica nazionale che quella comunitaria al fine di trovare soluzioni a lungo termine che proteggano le nostre preziose produzioni”.
Parallelamente, l’assessore regionale all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, ha annunciato l’istituzione di un tavolo di crisi permanente. Questo permetterà uno scambio continuo di informazioni e la definizione di misure immediate e future per sostenere il settore. Sammartino ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra il governo regionale e quello nazionale per affrontare congiuntamente le sfide attuali.
L’incontro, tenutosi a Palazzo d’Orléans e seguito da una manifestazione a Palermo fino a piazza Indipendenza, ha coinvolto una delegazione di agricoltori e pescatori siciliani, insieme a rappresentanti istituzionali e sindaci locali.
Sammartino ha sottolineato: “Stiamo lavorando per presentare una richiesta di emergenza nazionale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di fornire un sostegno immediato a coloro che sono attualmente in difficoltà e a coloro che potrebbero esserlo in futuro a causa del cambiamento climatico e della crisi economica”.
La produzione delle materie prime siciliane è a rischio, e questo non solo minaccia l’economia locale, ma ha anche implicazioni sui mercati nazionali e internazionali. Il governo regionale si impegna a fornire un supporto tangibile agli agricoltori e ai pescatori, con iniziative concrete per superare questa fase critica.
In conclusione, l’unità di intenti tra il governo regionale, i produttori e gli enti locali si presenta come una risposta coordinata e decisa alle sfide che attualmente affronta il settore agricolo e ittico siciliano.
