Nel cuore delle tradizioni contadine di Polizzi Generosa, un dolce speciale risplende durante il periodo pasquale: l’Aceddu cu l’Ovu. Questo dolce, dai tratti simbolici e dalla preparazione laboriosa, incarna la speranza della primavera e la gioia della Resurrezione, portando con sé secoli di storia e tradizione.
Origini e Significato:
Le origini di questo dolce risalgono al medioevo, quando i contadini polizzani confezionavano un regalo speciale per i bambini: un dolce a forma di rondine con un uovo sulla testa. La rondine, simbolo di speranza e rinascita primaverile, annunciava la stagione della crescita e dell’abbondanza. L’uovo, invece, rappresentava la Resurrezione di Cristo, con il suo guscio che simboleggiava la tomba vuota.
Preparazione e Ingredienti:
La preparazione dell’Aceddu cu l’Ovu richiede maestria e pazienza. Gli ingredienti necessari includono:
- 1 Kg di farina “00”
- 400 gr di zucchero
- 200 gr di strutto o sugna
- Un po’ di latte
- 2 bustine di lievito
- 1 bustina di vanillina
- 4 uova
- Uova sode per decorare
- Diavolicchi colorati
- Palline di zucchero argentate
Per preparare la pasta frolla, si inizia formando una fontana con la farina e aggiungendo al centro lo zucchero, il lievito, la vanillina e le uova. Si impasta aggiungendo lo strutto a temperatura ambiente e un po’ di latte fino a ottenere una pasta liscia. Una volta pronta, si stende la pasta e si intreccia per creare la forma di un uccello, su cui verrà posato l’uovo sodo.
Celebrazione e Condivisione:
Per secoli, l’Aceddu cu l’Ovu è stato il simbolo pasquale per eccellenza della comunità polizzana. In passato, ogni famiglia preparava questo dolce con cura durante la settimana che precedeva la Domenica delle Palme, per poi donarlo ad amici e parenti nei giorni che precedevano la Pasqua. Oggi, questo dolce tradizionale può essere gustato nelle pasticcerie di Polizzi durante le settimane di quaresima, mantenendo viva l’antica tradizione e il gusto autentico della Pasqua polizzana.
Gusto e Tradizione:
L’Aceddu cu l’Ovu non è solo un dolce da gustare, ma un simbolo di condivisione, speranza e rinascita. Ogni morso di questo dolce ricorda l’importanza delle tradizioni radicate nel passato e la gioia di celebrare la Pasqua con i propri cari, portando con sé l’aroma dolce della storia e della fede.
