Il Palermo è stato eliminato dalla Coppa Italia con una sconfitta schiacciante contro il Napoli, perdendo 5-0 al “Maradona” ieri sera. I partenopei, guidati da Antonio Conte, hanno dominato fin dai primi minuti, portandosi in vantaggio con due gol di Ngonge nei primi 12 minuti di gioco. Il Palermo, incapace di reagire, ha subito ulteriori reti da Juan Jesus, Neres e McTominay, salutando la competizione in maniera amara e senza mai impensierire veramente i padroni di casa.
Nonostante la determinazione iniziale della squadra di Dionisi, la differenza tecnica tra le due formazioni è emersa subito, con il Napoli che ha imposto un ritmo forsennato sin dal calcio d’inizio. Sirigu, protagonista di un grave errore sul primo gol, ha segnato il punto di non ritorno per i rosanero, già in balìa dell’avversario. Solo un palo di Brunori ha fatto tremare la porta napoletana, mentre Le Douaron ha dimostrato di essere tra i pochi a salvarsi dalla disfatta.
Il match si è subito incanalato in direzione del Napoli, con il Palermo che è sembrato fuori fase già dalle prime battute. Dionisi, che aveva promesso una formazione più conservatrice rispetto alla sfida di campionato contro il Cesena, ha deciso di cambiare strategia all’ultimo minuto, optando per una difesa a tre. Questo assetto si è rivelato inadatto di fronte alla potenza offensiva degli azzurri, che hanno trovato spazi con estrema facilità, approfittando delle lacune difensive dei siciliani.
Il Palermo, pur cercando di ritrovare compattezza, è stato surclassato dalle manovre avvolgenti del Napoli. La decisione di Dionisi di mantenere il modulo 3-5-2 è apparsa controversa, e in molti si chiedono se sarebbe stato più opportuno adottare una tattica più equilibrata, come il tradizionale 4-3-3, per dare maggiore solidità al centrocampo e limitare i danni. Tuttavia, il problema principale è stata la mancanza di reattività e organizzazione di fronte a una squadra di livello superiore.
Particolare menzione merita Salvatore Sirigu, la cui prestazione è stata ampiamente al di sotto delle aspettative. L’errore commesso sul primo gol di Ngonge ha segnato un punto di svolta nel match, lasciando il Palermo privo di fiducia e costringendolo a rincorrere per tutta la partita. Anche Ceccaroni, coinvolto in un grave errore sul quarto gol del Napoli, ha vissuto una serata difficile, contribuendo al collasso difensivo dei rosanero.
In contrasto, l’unica nota positiva per il Palermo è stata la prestazione di Le Douaron. Il francese ha dimostrato il suo valore, offrendo alcune buone giocate e creando l’unica vera occasione per il Palermo, colpendo il palo. Le Douaron, che ha già brillato in Serie B, ha confermato di essere un giocatore fuori categoria per il campionato cadetto e merita senza dubbio maggior spazio in futuro.
La sconfitta contro il Napoli non può essere vista solo come una differenza di qualità tra le squadre, ma anche come un errore strategico da parte del tecnico Dionisi. La scelta di cambiare modulo ha sollevato dubbi e potrebbe influire sulla fiducia dei giocatori in vista delle prossime sfide. In un campionato complesso come la Serie B, trovare un equilibrio tattico è fondamentale per evitare ulteriori passi falsi. Inoltre, la gestione dei giocatori più esperti come Sirigu sarà cruciale per mantenere la coesione di squadra.
La sconfitta per 5-0 contro il Napoli rappresenta una battuta d’arresto dura per il Palermo, ma offre anche spunti di riflessione. La differenza di qualità tra le due squadre era evidente, ma alcuni errori tattici e individuali hanno aggravato ulteriormente la situazione. Tuttavia, non tutto è da buttare: la prestazione di Le Douaron offre una speranza per il futuro, e la squadra ha ora l’opportunità di concentrarsi interamente sulla Serie B. Questa pesante sconfitta dovrà essere vista come un’opportunità per correggere gli errori e ripartire con maggiore determinazione.