Cosa succede a chi mangia la fragola con la glicemia alta?

La fragola, consumata in dosi adeguate, ha la capacità di regolare i livelli di glicemia nel sangue. E’ un frutto adatto ai diabetici perchè a basso contenuto di zuccheri, ricco di vitamine, antiossidanti e fibre alimentari.

Il cioccolato si può mangiare con la glicemia alta?

Non crea problemi a chi soffre di diabete alimentare. L’importante è scegliere le giuste quantità e la più adatta tipologia di cioccolato, tenendo sempre monitorato il livello di glicemia. Si può mangiare il cioccolato fondente. Ha effetti benefici sull’apparato cardiovascolare, sul cuore, sulle arterie e sull’umore. Ha proprietà afrodisiache e stimolanti. Contiene antiossidanti che riducono gli effetti dello stress ossidativo.

Il caffè si può bere con la glicemia alta?

Alcune analisi dicono che la caffeina può aumentare la glicemia, soprattutto dopo i pasti. In particolare del +9% dopo la colazione, +15% dopo pranzo e +26% dopo cena. Sembra che la caffeina agisca interferendo con il processo che sposta il glucosio dal sangue ai muscoli e ad altre cellule dell’organismo. I diabetoligi puntano il dito su ciò che si mette nel caffè per dolcificarlo. Sia che si scelga una tazzina di espresso, o un’alternativa del caffè d’orzo, va posta attenzione all’uso dello zucchero.

Quali sono i benefici della fragola?

La fragola è diuretica, rinfrescante, depurativa e ricca di nutrienti. Contiene fosforo, ferro, calcio e vitamine A, B1, B2 e C. E’ poco calorica e ricca di fibre che hanno un buon potere saziante. Grazie a queste caratteristiche è un ottimo spuntino nelle diete ipocaloriche. L’acido ellagico, la vitamina C e i flavonoidi che si trovano nella fragola aiutano a dimagrire perché contrastano le infiammazioni che impediscono ad alcuni ormoni di stimolare il dimagrimento. Questi antiossidanti aumentano la produzione di un ormone chiamato adiponectina, che stimola il metabolismo e riduce l’appetito, e diminuisce l’assorbimento di amidi.

Chi non deve mangiare la fragola?

La fragola aumenta la liberazione di istamina. Potrebbe provocare, in soggetti sensibili, eruzioni cutanee. Meglio quindi non farla mangiare ai bambini di età inferiore ai 2 anni ed evitarla in caso di deficit immunitari. Dovrebbe evitare di mangiarla o assumerla in piccole quantità chi ha avuto calcoli ai reni o alla cistifellea. Questo frutto infatti contiene diversi acidi, fra i quali quello ossalico che aumenta il rischio di soffrire di calcoli.

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