«Emilio Triolo lo scultore del semplice»: è l’artista che realizza il simbolo del Festival

L’Annuario 2022 del festival del cinema di Cefalù, pubblicato a maggio e già diffuso in tutto il mondo, dedica al suo interno un articolo all’artista Emilio Triolo che proprio per il festival ha realizzato la statuina che viene donata a quanti vengono premiati. Ecco cosa scrive l’articolo.

Emilio Triolo nasce a Cefalù il 19 settembre 1955. Fin da piccolo ha avuto la passione per la scultura e in particolare per quanto si può realizzare con i metalli. Affascinato dalle opere che scolpiva il padre Michele inizia a prendere fra le sue mani martello, incudine e forgia. A poco a poco ne vengono fuori le prime opere. A 14 anni realizza la sua prima scultura: un drago in ferro. Presto realizza un proprio laboratorio dove trascorre le sue giornate modellando ferro, rame, oro, argento, acciaio. Frequenta l’Accademia delle belle arti di Agrigento e qui incontra artisti e docenti che lo spingono a realizzare una tesi sulla trasparenza della scultura. Emilio studia e realizza opere in vetro con all’interno sculture in metallo.

Grazie al padre Michele si avvicina all’arte del carretto siciliano. Emilio è affascinato da quest’arte di colore e così è spinto a studiarne le tecniche e ad approfondisce le dinamiche per la loro costruzione. Accanto al padre realizza tanti carretti e presto le diffonde in tutta la Sicilia. Scolpisce il legno in alto rilievo o a tutto tondo. Modella il ferro battuto. Guida le sue mani verso un’arte che lo porta a realizzare dei carretti che sono delle vere e proprie opere d’arte fatte di scultura in legno, pittura e poesia epica popolare. Emilio si ispira al padre che sempre più diffonde la sua arte tanto che alcune delle sue opere ornano anche qualche ambiente del museo La Fayette di Parigi. Con il padre, e il fratello Franco, realizza diverse opere d’arte che vengono collocate all’interno del Village magique. In seguito tante loro opere e sculture sbarcano all’interno nei villaggi Club Med di tutto il mondo.

Quando incontra Guttuso, grande amico del padre a cui dipinge alcune creazioni in legno per Emilio l’arte diventa mestiere. Da Guttuso, infatti, Emilio apprende che l’arte è vita ed è un vero e proprio mestiere. Per questo fa sue le parole del nosto artista siciliano e nel mestiere dello scultore trova il modo di vivere e dialogare con il mondo. Con il padre realizza una serie di opere d’arte ispirate al carretto siciliano con cui viene realizzato l’arredamento di un bar che ancora oggi opera sul lago di Como.

Le sue opere cominciano presto ad attirare l’attenzione di tutto il mondo e in via Spinuzza, dove Emilio ha il suo laboratorio, arrivano tante richieste. Chiedono la realizzazione di trofei, sculture e persino arredi e utensili per la vita quotidiana. Nel 1995 per il centro storico della capitale di Cuba, L’Avana, realizza dei cestini in ferro battuto con supporti di rame lavorato. Consegna direttamente le sue realizazioni nelle mani di Fidel Castro. Per la contrada del Drago della città di Siena, invece, realizza una scultura che raffigura il Drago e la consegna loro quale simbolo per la manifestazione del Palio di Siena. Con il passare degli anni le sue opere vengono anche acquistate per essere esposte in diversi musei italiani ed esteri.

Un filone della sua arte è dedicato alla religiosità. Realizza sculture di presepi e simboli della fede religiosa. Per la Cattedrale di Cefalù scolpisce delle fioriere in ferro battuto con delle vecchie tecniche che lo portano a non usare la saldatura.

Affascinato dall’arte di Antoni Gaudì, l’artista spagnolo massimo esponente del modernismo catalano, Triolo realizza alcune sue opere che vengono installate in edifici del circondario e di tutta Italia.  Realizza delle bacheche artistiche per il comune di Cefalù e per l’Azienda soggiorno e turismo. All’interno vi scolpisce lo stemma di Cefalù con la tecnica del cesello e sbalzo.

Anche a Cefalù sono diversi i bar e i ristoranti che custodiscono al loro interno opere di Emilio Triolo. Cancelli, mensole, inferriate inconfondibili per stile e finezza sbarcano a Cefalù e in tutti i paesi siciliani. Emilio realizza anche lampadari, appliques, ringhiere e oggetti di ornamento per soprammobili ispirandosi sempre all’arte contemporanea. Le sue opere sono uniche e tante negli anni sono diventate anche storiche. In particolare alcuni arredamenti ed ornamenti che realizza per conventi e monasteri siciliani.

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