La città di Milano aspetta il derby, tra storia, rivalità e goliardia in una sfida sempre entusiasmante

La città di Milano aspetta il derby, tra storia, rivalità e goliardia in una sfida sempre entusiasmante
Conto alla rovescia per la partita di sabato che vedrà sfidarsi Inter e Milan all`ombra della Madonnina, la Madonna Assunta, creata dallo scultore Giuseppe Perego divenuta simbolo della città dall`anno della sua posa, sopra la guglia maggiore del Duomo, il 1774.
Canti, striscioni e coreografie che spesso ritraggono l`ormai celebre Madonna d`oro a cui è stata dedicata la celebre canzone scritta nel 1935 da Giovanni D`Anzi: “O mia bela Madunina che te brillet de lontan Tuta d`ora e piscinina, ti te dominet Milan”.
La storia della statua, che nasconde anche un parafulmine nell`alabarda, si mescola a quella di Milan e Inter dal 16 dicembre 1899. “Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”: così diceva Herbert Kilpin, fondatore dei rossoneri nella storica prima sede, la Fiaschetteria Toscana di Via Berchet a Milano.
I primissimi derby, la neonata società rossonera li giocò contro la Milanese, il SEF Mediolanum e l’Enotria Goliardo, poi in una notte di inizio marzo, precisamente alle 23.30, quarantaquattro soci dissidenti del Milan crearono, dopo una cena al ristorante di piazza Duomo “l`Orologio”, l`Internazionale.
L`idea era quella di facilitare l`esercizio del calcio agli stranieri residenti a Milano, visto che i rossoneri erano scesi a patti con la FIGC che aveva imposto alle squadre partecipanti al campionato di non tesserare calciatori non italiani in aggiunta a quelli che erano già presenti in squadra.
Proprio per distinguersi da cugini, uno dei fondatori, il pittore futurista Giorgio Muggiani, scelse come colori il nero e l`azzurro, per omaggiare il cielo terso di quella notte in piazza Duomo e per contrapporsi anche a livello cromatico al rosso del Milan.
Da quel 9 marzo 1908 la Madonnina, cominciò anche ad essere testimone della rivalità, degli scontri sportivi e degli sfottò che cominciarono a caratterizzare la vita della città. Dopo un prima sfida amichevole giocata a Chiasso, la prima partita ufficiale si giocò il 10 gennaio 1909 al Campo Milan di Porta Monforte.
Le differenze tra i due club milanesi, da subito molto marcate, divennero ancora più nette a partire dagli anni venti: “baùscia” contro “casciavìt”, ovvero i gradassi, tifosi dell`Inter della “Milano bene”, che per lo più all`epoca abitavano nella cerchia dei bastioni e andavano allo stadio in giacca e cravatta, contro i cacciaviti, utensili all`epoca simbolo del lavoro operaio, che vivevano in periferia ed erano sicuramente meno formali rispetto ai cugini.
Due strati sociali all`epoca ben distinti che però si fondevano nelle domeniche dei derby. Dall`anno della sua inaugurazione, il 1926, lo stadio di San Siro, che poteva contare su ben 35 mila posti, ospitava indistintamente uno a fianco all`altro un capo d`azienda e un suo operaio pronti a sfottersi senza sosta per 90 minuti.
Inizialmente casa del Milan, dal 1947 la “Scala del Calcio” divenne anche stadio casalingo dei neroazzurri che fino a quel momento avevano giocato al Campo di Ripa di Porta Ticinese e all`Arena Civica nel Parco Sempione.
Anche la Madonnina, coperta nel 1939 per 5 anni da un panno grigioverde per evitare di fornire un punto di riferimento ai bombardieri durante la seconda guerra mondiale, potè tornare a gustarsi i derby dall`alto.
Nel frattempo la rivalità tra “baùscia” e “casciavìt” si trasformo in quella tra “muturèta” e “tramvèe”: diversi i soprannomi ma uguale la sostanza. perchè lo sfottò riguardava anche il modo in cui i tifosi andavano allo stadio, con il motorino quelli neroazzurri, con il tram quelli rossoneri.
Il tempo passa, ma non la rivalità e la goliardia: i tifosi sono rimasti legati ai loro soprannomi, rivendicandoli ed ergendoli a simboli di identità, proprio come la Madonnina che sabato a partire dalle 18.00 sarà nuovamente testimone di una grandissima sfida. (Fonte Lega Serie A)

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