L’utilizzo del sommergibile tedesco all’inizio del primo conflitto mondiale

L’utilizzo del sommergibile tedesco all’inizio del primo conflitto mondiale
Dopo la riluttanza dell’Ammiraglio tedesco Alfred von Tirpitz sull’utilizzo del sommergibile come mezzo di offesa, egli ebbe modo di ricredersi in seguito all’affondamento da parte degli U-boat germanici, dell’incrociatore-esploratore “Pathfinder” e degli Incrociatori corazzati “Aboukir”, “Hugue” e “Cressy”, appartenenti alla Royal Navy. Abbiamo chiesto allo storico navale Virgino Trucco di parlarci dell’impiego del sommergibile tedesco agli inizi della Prima Guerra Mondiale.
«Nonostante la Germania, fosse stata inizialmente attiva e presente nel primo periodo di evoluzione del battello subacqueo, e avesse una tecnologia navale di primissimo piano, si dedicò con poca convinzione allo sviluppo del sommergibile. Ciò era dovuto al fatto che l’Ammiraglio von Tirpitz, artefice della grande Marina Tedesca, essendo contrario all’utilizzo del battello subacqueo, usò tutta la sua autorevolezza per impedire lo sviluppo di queste unità.

Solo nel 1906, von Tirpitz si decise a ordinare il primo battello, l’U1.

Così all’entrata in guerra, la marina tedesca disponeva solo di 28 sommergibili operativi e 17 in varie fasi di costruzione e allestimento. Nonostante i mezzi non fossero considerati idonei alla guerra contro il traffico mercantile, una prima fase operativa prese il via il 6 agosto 1914, con una breve crociera nel Mare del Nord; che comunque non ebbe nessun esito, e si concluse con la perdita di due battelli: uno affondato per speronamento e un altro di cui non si ebbero più notizie, probabilmente affondato per guasto.

Con l’occupazione del Belgio e dei Paesi Bassi, vi fu la possibilità di utilizzare i porti dei due paesi.

In settembre, prese il via una seconda fase operativa, con lo scopo di disturbare l’invio di truppe britanniche sul continente. In questo contesto, si svolsero i due episodi, che portarono alla ribalta il sommergibile, dimostrandone le proprie capacità offensive. Il 5 settembre l’esploratore “Pathfinder”, rimasto isolato dalla sua formazione, fu avvisato alle ore 15.45 dall’U21 (al comando dal sottotenente di vascello Otto Hersing) nelle acque di St. Abbs Head. Il lancio fu ordinato alle ore 15.50, il siluro, colpi la nave nella santabarbara prodiera, provocandone l’esplosione, e l’affondamento in soli quattro minuti.

Il siluramento della nave portò alla perdita di gran parte dell’equipaggio formato da 228 uomini.

Fu cosi che il Pathfinder divenne la prima nave affondata da un sommergibile. Successivamente, il 22 settembre una formazione di tre incrociatori corazzati: “Aboukir”, “Hugue” e “Cressy”, stavano pattugliando il tratto di mare denominato Broad Foorteens, davanti alla costa Olandese. Le tre navi mentre procedevano a lento moto senza zigzagare, furono avvistate dal sommergibile U9 (al comando del tenente di vascello Weddigen), che lanciò un primo siluro contro l’Aboukir, centrandolo.

La nave, trattandosi di un’unità di vecchia costruzione, dotata di una cintura corazzata (che si fermava appena sotto la linea di galleggiamento e fornita di una scarsa compartimentazione stagna), affondò rapidamente (1).

Intanto, l’equipaggio delle altre due navi, convinti che l’affondamento dell’Aboukir fosse stato causato per l’urto contro una mina, decise di fermare i motori per apprestarsi a soccorrere i naufraghi (2). E fu così che l’U9 sfruttando questo momento propizio, lanciò a sua volta i siluri contro le navi giunte in aiuto, affondandole entrambi. In meno di 30 minuti la Royal Navy perse tre incrociatori e purtroppo anche 60 ufficiali e 1400 fra sottufficiali e marinai. Questi affondamenti decretarono il successo dell’arma subacquea, che continuò a mietere successi per tutta la Prima Guerra Mondiale».

(1) Concausa dell’inabissamento fu anche la posizione dei portelli carbonili, in quel momento aperti e che non si riuscirono a chiudere subito dopo il siluramento, per l’intralcio del carbone, quest’ultimo utilizzato come propellente.
(2) Dopo questo triste episodio l’ammiragliato inglese, per ragioni di sicurezza, attraverso un comunicato, proibì alle proprie navi il soccorso in mare dei naufraghi.

Caratteristiche delle unità citate nell’articolo

Pathfinder”: Tipo (incrociatore esploratore), Costruttori (Cammell Lair), Cantiere (Birkenhead), Impostata (agosto 1903), Varata (16 luglio 1904), Entrata in servizio (18 luglio 1905), Affondata (05 settembre 1914).
“Cressy”: Tipo (incrociatore corazzato), Impostato (12/10/1898), Varato (04/11/1899), Entrato in servizio (28/05/1901)
“Aboukir”: Impostato (15/08/1898), Varato il 18/05/1890, Entrato in servizio (06/05/1902)
“Hogue”: Impostato (14/07/1898), Varato (13/08/1890), Entrato in servizio (19/11/1902)
“U 21”: Cantiere (KWD), Varato (08/02/1913), Entrato in servizio (22/10/1913), sopravvissuto alla guerra affondò il 22/02/1919 durante il trasferimento in Gran Bretagna.
“U 9”: Cantiere (KWD), Varato (22/02/1910), Entrato in servizio (18/04/1910), sopravvisse alla guerra e fu consegnato alla Gran Bretagna il 26/11/1918 che lo demolì nel 1919

Foto a corredo dell’articolo: Una cartolina tedesca mostra l’affondamento degli incrociatori Aboukir e Hogue e la foto nell’angolo a sinistra, del comandante del sommergibile U9 il tenente di vascello Weddigen.

Giuseppe Longo

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