Il Crocifisso: Gloria e Salvezza per Monreale. Grande partecipazione di Fedeli

“Di null’altro mai ci glorieremo se non della Croce di Gesù Cristo, nostro Signore”. È con queste parole che l’Arcivescovo di Monreale, S.E. Rev. Mons. Gualtiero Isacchi,  ha aperto la solenne Celebrazione Eucaristica in occasione della Festa del Santissimo Crocifisso 2024. Ieri, 3 Maggio, la La  Liturgia e la Solenne Processione.
Riflettendo sull’antifona d’ingresso, l’Arcivescovo ha invitato i fedeli a riconsiderare il concetto di gloria, allontanandosi dalla visione mondana per abbracciare quella autentica che scaturisce dalla Croce di Cristo.
“Il Crocifisso non rappresenta un malfattore o un fallito, ma l’amore senza limiti incarnato”, ha sottolineato. “Egli è stato ucciso dalle chiacchiere, dal ‘curtìgghiu’, che uccide come le bombe e i proiettili, togliendo dignità e pace”.
L’Arcivescovo ha quindi condannato la maldicenza e la mormorazione, invitando a deporre le “armi” del giudizio e ad abbracciare la gloria dell’amore crocifisso.
“Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo”, ha affermato, citando il Vangelo. “Il Crocifisso è il nostro segno di salvezza, da contemplare per attingere vita nuova”.
Rivolgendosi alla città di Monreale, l’Arcivescovo ha indicato la Croce come modello di vita da seguire: “La tua gloria è l’amore! Vivi il tuo quotidiano come Gesù, vincendo il male con il bene”.
“Portare il Crocifisso in processione significa annunciare la nostra scelta di vita e proporre Gesù come modello di umanità nuova”, ha aggiunto, invitando i confrati a proseguire con impegno in questa missione.
Al termine della Celebrazione, l’Arcivescovo ha affidato Monreale e i suoi abitanti al Santissimo Crocifisso, invocando la sua protezione e la sua guida: “Fa che la tua croce sia sempre presente nelle nostre giornate e divenga la strada su cui camminare nell’amore e nel perdono reciproco. Donaci di arrenderci senza riserve nelle tue mani, in cui risuona il senso dell’esistenza umana. Purifica le nostre labbra perché possiamo usarle per consolare, pacificare e intessere legami di fraternità”.
La Festa del Santissimo Crocifisso ha richiamato a Monreale tantissini fedeli, che hanno partecipato con devozione alle celebrazioni liturgiche e alla processione serale.
Un momento di profonda riflessione e di rinnovamento della fede, all’insegna del motto: “Il Crocifisso sia la nostra unica gloria!”. “Santissimo Crocifisso – ha concluso l’Arcivescovo Isacchi – a te ci affidiamo. A te affidiamo i tanti crocifissi dalla malattia, dalla solitudine, dalla violenza, dalla ingiustizia, dal sistema mafioso… Aiutaci ad essere segno del tuo amore perché possiamo, sul tuo esempio spalancare le braccia per accogliere ogni povero e sofferente. Santissimo Crocifisso, intercedi per noi. Amen”.
Testo e foto di Paolo Taormina, giornalista

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