Come si chiama il piccolo comune di Sicilia dove si mangia del buon “uogghiu” e gli abitanti si chiamano basicotani.

Situato tra le pittoresche colline della Sicilia, vi è un piccolo comune noto per la […]

Situato tra le pittoresche colline della Sicilia, vi è un piccolo comune noto per la produzione di olio di oliva di altissima qualità: Basicò. Questo affascinante borgo, i cui abitanti sono chiamati “basicotani”, rappresenta un angolo di Sicilia dove tradizione, agricoltura e gusto si fondono armoniosamente.

Basicò è rinomato per il suo “uogghiu” (olio di oliva in dialetto siciliano). Gli oliveti che circondano il comune producono olive pregiate, trasformate in un olio extravergine d’oliva che ha conquistato palati non solo locali ma anche di buongustai di tutto il mondo. La qualità dell’olio di Basicò è il risultato di un mix unico di terreno fertile, clima favorevole e secoli di sapienza contadina tramandata di generazione in generazione.

Oltre alla sua eccellente produzione di olio, Basicò vanta una ricca storia e tradizioni che risalgono a tempi antichi. Passeggiando per le sue stradine, si possono ammirare edifici storici, chiese e antiche fattorie che raccontano la storia di un popolo legato alla terra e alle sue tradizioni.

Ogni anno, il comune di Basicò celebra numerose festività che attraggono visitatori da tutta la regione e oltre. L’economia del paese si basa in genere sull’agricoltura (cereali, uva da vino) e l’allevamento di bovini. Molto importante è la produzione delle provole, delle ricotte e dei formaggi mentre l’attività artigianale è presente soprattutto nei settori della lavorazione del ferro e del ricamo.

Come si chiama il piccolo comune di Sicilia dove si mangia del buon “uogghiu” e gli abitanti si chiamano basicotani.

La Chiesa di San Francesco d’Assisi, risalente al XVI secolo, è una struttura a tre navate che ha subito diversi ammodernamenti nel corso dei secoli, riflessi nelle tracce visibili al suo interno. Oltre alla funzione religiosa, la chiesa ospita anche un piccolo museo parrocchiale che conserva preziosi reperti storici e religiosi.

Accanto alla chiesa, si erge un imponente campanile alto circa 22 metri, costruito in varie fasi tra il 1700 e il 1804. Il campanile è dotato di sei campane e dal 1876 è equipaggiato con un orologio che scandisce i quarti e le ore, segnando il tempo per la comunità di Basicò.

La Chiesa di Santa Maria, costruita nel XII secolo e consacrata nel 1262, è il primo edificio religioso di Basicò. Purtroppo, nel 1933 fu chiusa al culto per motivi di sicurezza e subì un degrado significativo fino al 1943. Nel 1986, l’edificio fu abbattuto e parte del suo sito fu utilizzato per la costruzione dell’attuale palazzo municipale. Di fronte a questo edificio moderno, sono ancora visibili i resti delle antiche cripte, che testimoniano la lunga storia religiosa di Basicò.

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