“Sfida accettata”, ecco perché Facebook è invaso da foto del passato

In questi giorni vi sarà capitato di ritrovarvi di fronte ad almeno un paio di fotografie su Facebook (e Instagram), introdotte dal messaggio «Sfida accettata». In estrema sintesi: molti utenti pubblicano immagini vecchie, anche di decenni. È una catena: chi apprezza la foto con un “Mi piace” è sfidato a caricarne una personale e così via. In realtà l’iniziativa è nata con ben altri obiettivi. Conoscete il telefono senza fili? Da bambini ci avrete sicuramente giocato: lo scopo consiste nel riuscire a far girare una frase bisbigliandosela tra partecipanti. Di vicino in vicino, la frase arriva all’ultimo della fila, che deve ripeterla ad alta voce: spesso è molto diversa da quella di partenza. La catena della «sfida accettata» è nata diversi mesi fa per sensibilizzare gli utenti dei social network sulla lotta contro il cancro.

Non tutti hanno gradito. In Inghilterra è diventato celebre il messaggio di protesta pubblicato su Facebook da Rebecca Wilkinson, 36enne madre di due bambini a cui, nel 2013, è stato diagnosticato un cancro al seno. La donna ha subìto una doppia mastectomia. «Tutta questa “campagna” va contro quelli che hanno un tumore. Non li aiuta, non hanno bisogno di selfie. Qualcuno ha deciso di iniziare una campagna virale su Facebook che non serve a ottenere un bel niente. Stanno usando il cancro solo per il gusto di far diventare virale qualcosa. Fermatevi».

Il significato della catena, proprio come nel telefono senza fili, è cambiato di foto in foto. Ora al centro di tutto ci sono i ricordi, c’è la nostalgia della giovinezza. Per godervi il lato ironico di tutta la faccenda, il consiglio è sempre lo stesso: date un’occhiata a Twitter.

Fonte: La Stampa

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