Dopo venti anni il Dalai Lama torna a Palermo

ll Dalai Lama ritorna a Palermo. A distanza di oltre vent’anni da quella straordinaria visita che lo vide giungere su invito del Comune di Palermo, il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, leader spirituale del Tibet e Premio Nobel per La Pace, ritorna nel capoluogo siciliano per una conferenza sull’Educazione alla gioia, il 18 settembre al Teatro Massimo. L’importante macchina organizzativa si è già messa in moto per accogliere al meglio il Dalai Lama, ma anche il grande numero di persone previsto. Già da domani (martedì 25 luglio) sarà possibile acquistare i biglietti per assistere alla conferenza alla biglietteria del Teatro Massimo, aperta dalle 9,30 alle 18, dal martedì alla domenica (tranne dal 5 al 21 agosto, quando sarà invece chiusa); anche on line sul sito www.teatromassimo.it sulla piattaforma Ticketone (www.ticketone.it). Sono previsti tre ordini di posti numerati: 12 euro per la platea, 10 euro per i palchi e 8 euro per la galleria.

Era il maggio 1996 quando il Dalai Lama giunse a Palermo, accolto dal sindaco Leoluca Orlando, allora al suo secondo mandato, che gli consegnò la cittadinanza onoraria. Al suo fianco, Richard Gere presentò la sua mostra fotografica sul Tibet, e insieme parteciparono ad un convegno sui diritti umani. La visita a Palermo è organizzata dal Comune di Palermo con il supporto e coordinamento media di Nadia Speciale per Barbera & Partners.

Il titolo scelto per la conferenza nasce da “Il Libro della Gioia” sul dialogo tra due Nobel per la Pace, SSDL il Dalai Lama e Desmond Tutu, arcivescovo sudafricano, scritto da Douglas Abrams. Nel volume si approfondisce il tema della gioia come attitudine, atteggiamento mentale che porta come conseguenza la mutazione del sentire degli esseri umani, dunque ad un cambiamento delle loro decisioni e azioni. Solo dopo aver conosciuto e imparato a controllare il dolore, diventa possibile trasformare la gioia da fugace emozione di un momento a costante della vita: perché non c’è luce senza ombra, e non c’è gioia per sé se non si crea gioia anche per gli altri. Il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso è profondamente convinto che amore, compassione, altruismo e ogni altra qualità mentale positiva non appartenga esclusivamente ad una dottrina o tradizione spirituale. Sono piuttosto valori fondamentali, radicati nella natura umana, che hanno solo bisogno di essere coltivati con le giuste pratiche: e dunque, la non violenza e il rispetto reciproco. Pur essendo la guida di una delle principali religioni del mondo, il Dalai Lama sostiene che esista un percorso verso l’autentica felicità le cui basi sono in quei principi comuni che superano qualsiasi divergenza di opinione o di religione.

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