Usa: scattano i dazi per Europa, Canada e Messico

Scattano i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio da Europa, Canada e Messico. Il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas, ha commentato: “Siamo pronti a far fronte a qualsiasi tipo di scenario e a difendere gli interessi dell’Unione europea e il diritto commerciale internazionale”.

Finora i Paesi dell’Unione europea, il Canada e il Messico erano stati esentati dalla tariffa del 25% sulle importazioni in Usa di acciaio e da quella del 10% sulle importazioni di alluminio. Misure decise a suo tempo dall’amministrazione Trump.

Gli Stati Uniti dovrebbero quindi imporre quote o limiti alle importazioni di acciaio e alluminio anche da altri Paesi come Corea del Sud, Argentina, Australia e Brasile. Ora l’attesa è soprattutto per la reazione annunciata dall’Europa.

Usa: “Risposta Ue? Avanti con la lotta agli abusi” – “Gli Stati Uniti continueranno a combattere gli abusi di tipo commerciale”, ha poi affermato Wilbur Ross replicando alla minaccia della Ue di rispondere con durezza. “La eventuale rappresaglia non avrà un impatto significativo sull’economia Usa”, ha aggiunto.

Juncker: “Puro protezionismo, ora contromisure” – – “Questo è protezionismo puro e semplice”, quindi “gli Usa non ci lasciano nessun’altra scelta che l’imposizione” di contromisure. E’ la replica del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ai dazi annunciati dagli Usa all’Ue su acciaio e alluminio.

Malmstroem: “Abbiamo fatto di tutto per evitarlo” – “Questa è una brutta giornata per il commercio mondiale”. E’ quanto afferma la commissaria europea al Commercio, Cecilia Malmstroem. “Abbiamo fatto di tutto per evitare questo risultato”, continua la commissaria, ricordando che “negli ultimi due mesi ho parlato in numerose occasioni con il segretario al Commercio degli Stati Uniti. Ho discusso affinché l’Europa e gli Stati Uniti si impegnassero per un’agenda commerciale transatlantica positiva, e l’Ue fosse esentata in modo totale, permanente e incondizionato da queste tariffe”.

Le contromisure della Ue – Sin da marzo, quando è arrivato il prolungamento dell’esenzione dai dazi per la Ue solo fino a giugno, Bruxelles ha lavorato alle contromisure con cui rispondere a Washington. Ad essere colpiti saranno i prodotti simbolo a stelle e strisce: dai jeans Levi’s alle mitiche moto Harley Davidson sino al burro di arachidi, ma anche sigarette e whiskey come Marlboro e Bourbon.

La Ue ha previsto un pacchetto di misure di pari peso economico al danno che subirà dai dazi americani, stimato attorno ai 2,8 miliardi di euro ma ancora suscettibile di modifiche. Una prima parte potrebbe scattare già dal 20 giugno, mentre un’altra parte dei dazi potrà entrare in vigore progressivamente sino al 2021.

La risposta è stata calibrata su tre filoni. Primo, dazi del 25% appunto sui prodotti Usa più noti, e che tra l’altro provengono dagli stati americani repubblicani “sensibili”, bacino di voto di Trump dove ci saranno le elezioni di mid-term.

Secondo, misure di salvaguardia per il settore siderurgico, colpito direttamente dalle tariffe doganali americane: Bruxelles ha già avviato sia per l’acciaio che per l’alluminio il monitoraggio delle importazioni verso l’Ue, per essere pronta a stoppare subito un’eventuale “inondazione” del mercato europeo a causa delle deviazioni dei flussi commerciali originate dai dazi Usa.

Terza linea d’azione, il ricorso formale al Wto subito il primo giugno: le tariffe doganali americane sono “ingiustificate e illegali” per l’Ue, certa di ottenere ragione in sede internazionale e poter quindi, se necessario, imporre la seconda parte dei dazi sui prodotti Usa. I 28 dovranno nei prossimi giorni dare l’ok definitivo per attivare la lista di prodotti colpiti dalle contromisure, gia’ notificata al Wto il 18 maggio.

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