Club med: sospesa la protesta degli operai si avvia un tavolo di concertazione

Cefalù
È stata temporaneamente sospesa la protesta degli ex dipendenti del Club Med di Cefalù. La Uiltucs Sicilia annuncia di avere incontrato ieri i vertici del dipartimento regionale del Lavoro e i rappresentanti dell’azienda e di avere avviato una discussione per trovare una soluzione alla vertenza. Gli ex dipendenti di Club Med, che sono all’incirca una ottantina, rivendicano il diritto di assunzione dopo aver perso il posto a causa della chiusura della struttura per lavori da eseguire. Il tavolo di concertazione è stato riaggiornato a oggi pomeriggio presso gli uffici del Lavoro per trovare soluzioni condivise anche tramite l’impegno delle società appaltatrici all’assunzione di parte dei lavoratori del bacino. 
Il segretario generale della Uiltucs, Brunetto Boco e il segretario generale della Uiltucs Sicilia, Marianna Flauto, ribadiscono “la volontà dell’organizzazione a trovare una soluzione condivisa che tenga conto delle proposte avanzate dalla Uiltucs unitamente ai lavoratori, e confidano nella disponibilità espressa al tavolo dall’azienda e dal dipartimento regionale affinchè si possa trovare una definizione formale e soddisfacente alla vertenza”.
Ad avere sollevato dubbi sulle assunzione al Club era stata Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia.“All’interno del bacino ci sono persone molto qualificate – denunciava alcuni giorni fa – ma l’azienda le ha ritenute incompatibili. Come sindacato abbiamo mandato i curricula quattro volte, possiamo mostrare tutte le mail, ma l’azienda ritiene questo personale non compatibile. Come mai prima andava bene e adesso non più? Hanno scartato addetti alla lavanderia con una lunga esperienza prendendo personale esterno, hanno scartato baristi che conoscono le lingue. Chi è stato assunto non ha alcuna qualifica diversa da chi è già nel bacino. Il personale altamente qualificato si può assumere per mansioni particolari, ma usare questa giustificazione per non assumere fattorini, addetti al giardinaggio, alle pulizie, significa non avere la volontà di dare la priorità agli ex dipendenti. Chiediamo alla Procura di verificare che non ci siano anomalie perché a questo punto il dubbio c’è, qualcosa non quadra e ci auguriamo non ci siano altre forme di irregolarità”.

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