Complicanze dopo intervento chirurgico. La procura apre un’inchiesta

E’ morto cinque giorni un intervento chirurgico per una complicanza. La Procura ha aperto un fascicolo sul decesso di Gaetano La Corte, 66 anni, risalente allo scorso lunedì a Villa Sofia dove era andato per sottoporsi a un intervento di stenting carotideo per pseudoaneurisma da lesione traumatica del vaso stesso. “Ha sviluppato delle complicanze severe e assolutamente inattese che ne hanno causato il decesso a distanza di alcuni giorni. Esprimiamo ai familiari la nostra vicinanza e il rammarico per l’accaduto”, spiegano dall’ospedale.

L’uomo, originario di Partinico, si era rivolto alla struttura ospedaliera per un intervento programmato per lo scorso 18 luglio. Ad eseguirlo uno specialista proveniente dal Cannizzaro di Catania che nel suo curriculum vanta oltre 2 mila procedure di questo genere e per questo motivo – aggiungono da Villa Sofia – è considerato un’autorità in materia. In quell’occasione però qualcosa è andata storta. “La complicanza, che è stata riscontrata personalmente dall’operatore, consiste nella formazione di una embolia gassosa e non si è mai verificata nell’intera serie che costituisce la sua amplissima esperienza personale”, aggiungono dall’ospedale.

Il paziente è stato seguito nei giorni successivi nel reparto di Neurorianimazione e “trattato con altissima intensità”. Ciò nonostante non sarebbe stato possibile scongiurare il peggioramento delle sue condizioni che hanno portato al decesso lo scorso 23 luglio. Anche la direzione aziendale ha insediato due giorni dopo l’intervento una commissione interna volta a chiarire l’accaduto e ad identificare eventuali responsabilità. L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e l’autopsia per consentire di fare luce sull’accaduto.

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